I futures sull’azionario americano cedono lo 0,4%-0,9%, preannunciando un avvio al ribasso oltreoceano, con l’attenzione dei mercati rivolta alle trimestrali e al contesto macroeconomico.
Chiusura ieri poco mossa per Wall Street, con i principali indici azionari – S&P 500, Nasdaq, Dow Jones – allineati sulla parità.
Entra nel vivo la stagione delle trimestrali, con Morgan Stanley che ha visto un calo degli utili del 19% nei primi tre mesi dell’anno, pur battendo le stime, con ricavi netti in calo del 2% (anch’essi sopra le attese). In uscita anche i conti di diverse banche regionali, tra cui Citizens Group, che ha riportato un utile al di sotto delle attese e ha visto i propri depositi scendere del 4,7%.
Restando in tema di trimestrali, dopo la pubblicazione dei risultati da parte di Netflix, che ha visto abbonamenti in aumento ma al di sotto delle previsioni e utili in calo, sono attesi in giornata i conti di Tesla.
Crescono intanto i segnali hawkish da parte della Federal Reserve, con il presidente della Federal Reserve di St. Louis, James Bullard, che si è detto favorevole a portare i tassi nel range 5,5%-5,75% dall’attuale 4,75%-5%.
Parole che si aggiungono alle dichiarazioni provenienti da altri funzionari della Fed e che contribuiscono a calmare l’ottimismo su un imminente cambio di rotta della banca centrale americana e alimentano l’aspettativa di un ulteriore rialzo dei tassi, oltre a quello ampiamente previsto per maggio.
Sul fronte macro, l’indice MBA che misura le domande di mutuo negli stati è sceso dell’8,8% nella settimana al 14 aprile, a fronte di un aumento del 5,3% della settimana precedente.
Maggiori indicazioni sull’andamento economico americano potrebbero emergere dal Beige Book della Federal Reserve atteso in serata.
Tornando a Wall Street, nel pre-market Morgan Stanley, Citizens Group e Netflix cedono rispettivamente il 4,3%, il 2,3% e il 2,5%.