OVS ha terminato l’esercizio al 31 gennaio 2023 con ricavi netti pari a 1,5 miliardi, in aumento dell’11,3% rispetto all’anno precedente.
L’Ebitda adjusted si è attestato a 180,2 milioni, in progresso del 22,4%, con un’incidenza sul fatturato dell’11,9%, in miglioramento rispetto al 10,8% dell’esercizio precedente.
L’Ebit adjusted è stato pari a 120,1 milioni, in crescita del 34,8% rispetto al 2021, con un margine salito dal 6,6% al 7,9%.
L’esercizio si è chiuso con un utile netto adjusted di 78,4 milioni, in aumento del 75,2%, un risultato che riflette il maggiore EBITDA, minori oneri finanziari per 8,8 milioni per il minore indebitamento medio e il minore costo del debito, uniti a una normalizzazione del tax rate dal 32% del 2021 al 26% del 2022.
Dal punto di vista patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto rettificato è stato pari a 162 milioni, in miglioramento rispetto all’indebitamento netto di 190,3 milioni al 31 gennaio 2022.
Il Cda proporrà all’assemblea la distribuzione di un dividendo pari a 0,06 euro per azione, con data stacco il 19 giugno e pagamento il 21 giugno 2023.
Riguardo l’outlook, affermano dalla società, “i risultati ad oggi conseguiti, le molteplici direttrici di crescita, il favorevole trend del mercato, uniti a costi delle materie prime finalmente in calo, pur in un contesto di inflazione ancora elevata e tensioni sul potere di acquisto dei consumatori, ci rendono confidenti per un 2023 con performance economiche e finanziarie positive”.