Il Cda di Estrima ha approvato la relazione finanziaria al 31 dicembre 2022 che mostra il valore della produzione in crescita del 312% a/a a 39,8 milioni.
L’Ebitda cala da -1,2 milioni a -2,1 milioni, principalmente per l’aumento del costo delle materie prime e dei servizi indotto dalla crisi energetica e per il rafforzamento della struttura organizzativa come previsto dai piani della Società.
L’Ebit è negativo per 3,8 milioni (-1,9 milioni nel 2021), per l’incremento degli ammortamenti per crescenti investimenti per lo sviluppo di veicoli e servizi.
La perdita netta è stata di 3,1 milioni, in peggioramento rispetto al deficit di 1,4 milioni registrato nell’esercizio precedente.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2022 si esprime in 3 milioni rispetto alla posizione cash positive per 6,3 milioni a fine dicembre 2021, per effetto degli investimenti effettuati, tra cui il pagamento del saldo del prezzo per l’acquisizione della controllata Brieda e C. e per l’incremento di capitale circolante dovuto all’aumento del fatturato e alla riduzione dei rischi legati alla supply chain.
Nel 2023 la Società si concentrerà in particolare sul lancio e sviluppo sul mercato del modello Birò, ingresso sul mercato in nuove grandi città europee, avvio di nuovi progetti per lo sviluppo di prodotti e servizi, nonchè sullo sviluppo di partnership commerciali B2C.
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