CleanBnB ha archiviato l’esercizio 2022 con ricavi consolidati per 9,4 milioni, con un
incremento del 136% rispetto al 2021 e del 322% rispetto al 2020. Netta crescita del fatturato anche rispetto al periodo pre-Covid (+187% vs 2019).
Dinamiche che hanno beneficiato essenzialmente del crescente numero di soggiorni gestiti dalla società e del generalizzato incremento delle tariffe applicate ai singoli soggiorni.
L’Ebitda è stato positivo per 343.222 euro, in netto miglioramento rispetto al precedente valore negativo di 761mila euro.
L’esercizio si è chiuso con un risultato netto negativo per 155.305 euro, in miglioramento dell’86%.
Sul fronte patrimoniale la posizione finanziaria netta è stata negativa (liquidità) per 3,8 milioni rispetto a 2,8 milioni di fine 2021.
Per quanto riguarda i dati gestionali, nel corso del 2022 CleanBnB ha registrato un’ulteriore
crescita del proprio portafoglio di immobili gestiti, che ha sfiorato le 1.600 unità distribuite
in 60 località italiane, in massima parte con la formula del “pacchetto FULL” di gestione
esclusiva.
Il totale dei soggiorni gestiti da CleanBnB nel corso del 2022 dell’anno è stato pari a 67.101, con un incremento del 116% rispetto all’anno 2021, e superiore del 156% anche al
risultato del 2019 (prima dell’impatto della pandemia da CoVid-19). Questo risultato operativo si è riflesso anche nel volume di gross booking, ovvero gli incassi dagli ospiti per i soggiorni gestiti, che hanno superato quota 26,2 milioni (oltre il doppio del 2021, e oltre il triplo del 2019).
Riguardo l’evoluzione prevedibile della gestione, la società riporta che “anche se non si prevede un impatto dell’emergenza pandemica confrontabile con gli anni precedenti, il Gruppo intende comunque proseguire la propria azione volta a garantire agli ospiti i massimi standard di sicurezza in linea con le disposizioni normative e le best practice di settore”.
“Al tempo stesso l’offerta del Gruppo non è variata, confermando le politiche di prenotazioni flessibili per venire incontro alle logiche di mercato ormai consolidate che prevedono soggiorni più lunghi in determinate stagioni e finestre di prenotazione più strette, di modo da potere comunque intercettare il massimo numero di viaggiatori su tutte le località gestite”.
La società resta comunque “particolarmente attenta all’evoluzione del mercato degli affitti brevi, con particolare riferimento alla normativa di riferimento del settore, che potrebbe essere soggetta a innovazioni nel corso del 2023.
“Resta pronta ad adeguare la propria offerta alle evoluzioni del mercato e a proseguire l’opera di ampliamento al settore degli affitti tradizionali di media/lunga durata, e delle compravendite immobiliari nel settore residenziale”.
Al tempo stesso la società seguirà “con attenzione eventuali opportunità di aggregazione tra operatori per accelerare il proprio percorso di sviluppo, non escludendo in tal senso possibili interventi sul capitale o altre operazioni di acquisizione”.
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