Mercati – Avvio poco mosso per l’Europa con Milano a +0,2%

Avvio poco mosso per le borse europee con gli operatori intenti a monitorare le crescenti tensioni tra America e Cina e gli ultimi deboli dati macro a stelle e strisce.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 27.668 punti, cauto come il Cac40 di Parigi (+0,2%) e il Ftse100 di Londra (0,0%), mentre oscillano poco sotto la parità il Dax di Francoforte (-0,04%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%).

Sul fronte macro, dalle ultime rilevazioni a stelle e strisce è emerso che le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono balzate ai massimi da novembre 2021, segnalando un rallentamento del mercato del lavoro.

A ciò si aggiungono vendite di case di proprietà diminuite a marzo più di quanto previsto dagli economisti, sottolineando come il mercato immobiliare americano sia ancora instabile nonostante alcuni segnali di miglioramento, e tassi ipotecari statunitensi aumentati per la prima volta da inizio di marzo.

Numeri che nel complesso indeboliscono le aspettative di ulteriori aumenti dei tassi da parte della Federal Reserve.

Tra gli ultimi commenti dei policy maker, la presidente della Fed di Cleveland, Loretta Mester, sostiene l’ipotesi di altro aumento dei tassi per reprimere l’inflazione, avvertendo tuttavia sulla necessità di monitorare il recente stress bancario che potrebbe indebolire il credito e l’economia. Mentre, l’omologa di Dallas, Lorie Logan, ha affermato che l’inflazione è stata “troppo alta”, delineando le misure da tenere sotto osservazione.

Venendo al fronte geopolitico, pesano i timori di rinnovate tensioni tra Stati Uniti e Cina. Secondo rumors, il presidente degli Usa, Joe Biden, sarebbe pronto a firmare un ordine esecutivo nelle prossime settimane che limiterà gli investimenti in settori chiave dell’economia cinese da parte delle imprese statunitensi.

Sul fronte macro odierno, da attenzionare gli indicatori PMI manifatturiero, servizi e composito di Francia, Germania, Eurozona, Regno Unito e Usa.

Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,094 e il dollaro/yen cala in area 133,9. Tra le materie prime, petrolio in calo con Brent (-0,8%) a 80,5 dollari e Wti (-0,8%) a 76,8 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte in area 186 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,28%.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Saipem (+2,1%), Nexi (+1,2%) ed Hera (+1%) mentre le vendite colpiscono soprattutto Telecom Italia (-1,7%).