IEG – Conferma la fiducia sugli obiettivi del piano con la mission di Community Catalyst

“Proseguire con la solida crescita organica e il consolidamento delle manifestazioni in portafoglio nel mercato domestico oltre che con l’espansione internazionale; restare impegnati nella digitalizzazione; portare avanti il nostro ampio percorso di sostenibilità”. Sono queste le priorità strategiche delineate da Corrado Peraboni, amministratore delegato di IEG, con un continuo focus “sulla mission strategica del Gruppo, su cui si fonda il Piano Industriale 2022-2027 lanciato lo scorso anno, ovvero divenire un Community Catalyst”. 

Italian Exhibition Group conferma la fiducia “sul raggiungimento degli obiettivi del piano industriale, perseguendo la strategia di investimento e sviluppo, sia nazionale che internazionale, attraverso partnership strategiche, nuove acquisizioni ed espansione dei nostri prodotti”, come afferma l’AD Corrado Peraboni.

Piano che prevede una fase di crescente sviluppo fino a raggiungere ricavi per 267 milioni nell’ultimo anno di proiezioni, con una crescita del 49,2% rispetto al 2019, ultimo anno pre-pandemia, un Ebitda in progresso fino a 69 milioni nel 2027 (+67% vs Ebitda adjusted 2019), investimenti per circa 135 milioni in 6 anni, di cui oltre 90 milioni in capex finalizzate all’espansione, e una PFN totale in calo a 41 milioni al termine del periodo di proiezione. Il business plan prevede inoltre che a partire dal 2024 saranno distribuiti dividendi per complessivi 17 milioni durante il piano.

Piano che si fonda sulla “mission strategica del Gruppo IEG ovvero divenire un Community Catalyst, un attore del sistema economico-industriale che favorisce lo sviluppo delle imprese e dei settori che serviamo attraverso le nostre manifestazioni in Italia e a livello internazionale”.

Obiettivi ambiziosi ma compatibili con un comprovato approccio strategico facente leva, nel mercato domestico, sulla crescita organica e il consolidamento delle manifestazioni in portafoglio, sull’espansione dei propri prodotti attraverso la ‘Strategia 4×4’ sul fronte internazionale, senza mai dimenticare l’importanza della digitalizzazione e dell’applicazione dei criteri ESG in un percorso di sostenibilità molto più ampio che IEG ha intrapreso da diversi anni.

Corrado Peraboni, amministratore delegato di IEG, delinea le priorità strategiche

Corrado Peraboni, amministratore delegato di Italian Exhibition Group (IEG)

“La mission strategica del Gruppo IEG, su cui si fonda il Piano Industriale 2022-2027 lanciato lo scorso anno, è quella di divenire un Community Catalyst. Per IEG essere Community Catalyst significa essere un attore del sistema economico-industriale che favorisce lo sviluppo delle imprese e dei settori che serviamo attraverso le nostre manifestazioni in Italia e a livello internazionale”, afferma Corrado Peraboni, amministratore delegato di Italian Exhibition Group (IEG).

“Le fiere e gli eventi non sono più solo uno spazio nel quale si creano opportunità di incontro, ma vere e proprie piattaforme di business, di contenuti e di formazione dove si sviluppano trend che plasmano l’evoluzione dei settori industriali”.

Detto ciò, archiviato “il 2022 con ottimi risultati che segnano il sostanziale recupero rispetto al contesto pre-pandemico, ci aspettiamo, nonostante l’atteso perdurare, seppur parziale, di incertezze legate del contesto macroeconomico e socio-politico, combinate alle politiche monetarie restrittive, di poter anticipare già al 2023 buona parte del recupero della marginalità ante Covid, ma di superare le performance in termini di fatturato”.

Il tutto, confermando la fiducia “sul raggiungimento degli obiettivi del piano industriale, perseguendo la strategia di investimento e sviluppo, sia nazionale che internazionale, attraverso partnership strategiche, nuove acquisizioni ed espansione dei nostri prodotti”.

“Solida crescita organica e continua espansione internazionale”

“Le priorità strategiche”, spiega Peraboni,“riguardano, nel mercato domestico, la crescita organica e il consolidamento delle manifestazioni in portafoglio anche attraverso importanti investimenti nella capacità espositiva dei nostri quartieri fieristici; la gemmazione di nuove manifestazioni dal core portfolio; e l’espansione in nuovi settori merceologici attraverso acquisizioni”. 

“Sul fronte internazionale puntiamo ad espandere i nostri prodotti attraverso la ‘Strategia 4×4’, con la quale intendiamo esportare i nostri brand di successo nei quattro continenti extraeuropei, sia sviluppando partnership commerciali con operatori internazionali sia attraverso acquisizioni”.

“Lo sviluppo internazionale del Gruppo non ci consente soltanto di crescere nei mercati esteri, ma di sviluppare l’internazionalità dei nostri eventi domestici, fattore critico di successo delle nostre manifestazioni. L’obiettivo è quello di consolidare la leadership italiana e divenire player globale”.

“Primi risultati strategici molto positivi dal lancio del piano industriale”

“Dal lancio del nostro piano industriale gli obiettivi strategici hanno già visto i primi risultati molto positivi”, enfatizza l’AD.

“A livello internazionale, la società controllata IEG Asia, ha acquisito ad inizio anno due manifestazioni fieristiche: Cafè Asia, Sweet and Bakes Asia, Restaurant (CARA) che completano il portafoglio prodotti del segmento Food & Beverage, mentre l’acquisizione Singapore International Jewelry Expo (SIJE) entra nel calendario degli eventi appartenenti al settore Jewellery & Fashion. Quest’ultimo, nel 2022, è stato già interessato da una strategia espansiva di prodotto con il lancio di Jewellery, Gem & Technology Dubai (JGT Dubai). Il settore Green & Technology ha visto disputare la prima edizione di Ecomondo Mexico nel 2021, mentre la divisione Food & Beverage ha arricchito il proprio calendario eventi con il lancio della prima edizione di Sigep China presso lo Shenzen World Exhibition e Convention Centre che si terrà nel mese di maggio 2023”.

“In Italia”, aggiunge Peraboni, “gli eventi Solar Exhibition & Conference e Green Med Symposium hanno arricchito il calendario del settore Green & Technology, mentre i brand Green Scape e My Plant & Garden – quest’ultimo entrato in portafoglio grazie all’acquisizione di V-Group – vanno a rafforzare l’industry del Tourism & Hospitality. A marzo 2023 si è tenuto lo spin off di Key Energy, evento diventato autonomo da Ecomondo, lanciato con il nuovo marchio K.EY che ha debuttato con un successo al di sopra di ogni aspettativa”.

“La centralità della digitalizzazione”

“Il nostro percorso di crescita e sviluppo”, afferma il CEO, “passa anche attraverso la digitalizzazione che è essenziale per il ruolo di Community Catalyst, con cui il Gruppo IEG sta mettendo a punto nuovi servizi per espositori, visitatori e community al fine di migliorare la customer ed exhibition experience in un continuum temporale che accompagna il cliente prima, durante e dopo le manifestazioni”.

“Un percorso di sostenibilità molto ampio”

“Tra i driver di crescita”, spiega Peraboni,“non dobbiamo poi dimenticare la sostenibilità, che è per noi un pilastro importante. Il processo di applicazione dei criteri ESG che la società ha in agenda, si colloca in un percorso di sostenibilità molto più ampio che IEG ha intrapreso da diversi anni”.

“La prima certificazione in materia ambientale, l’ISO 14001 – Certificazione del Sistema di Gestione ambientale (Environmental) – è stata ottenuta già nell’anno2017. Dal 2018IEG è Partecipant di United Nations Global Compact (UNC), la più grande iniziativa di sostenibilità indetta dalle Nazioni Unite. Tema portante della UNCG è la Corporate Social Responsability, che non a caso è uno dei punti fondamentali dell’agenda del Gruppo. Il 2022 rappresenta un anno di svolta nel quale IEG ha dimostrando il suo impegno nella tematica ambientale: da una parte ha firmato a luglio 2022 l’iniziativa denominata ‘The net zero carbon events’- nata dopo l’accordo di Parigi del 2016 sui cambiamenti climatici – che mira a dimezzare le emissioni di gas serra degli eventi entro il 2030 e a eliminarle entro il 2050”.

“Dall’altra parte”, prosegue il CEO, “è riuscita ad ottenere la certificazione internazionale per gli eventi sostenibili (ISO 20121), certificando l’evento Ecomondo e i quartieri fieristici di Rimini e Vicenza. L’obiettivo è di certificare anche il centro congressi di Rimini entro giugno di quest’anno”.

I risultati 2022 

L’esercizio 2022 si è chiuso con ricavi consolidati pari a 161,9 milioni, in progresso del 58% su base annua. Il 2021 aveva beneficiato di proventi non ricorrenti per 28,2 milioni legati a contributi Covid-19, al netto dei quali l’incremento del fatturato sarebbe stato di 87,6 milioni.

Su base organica i ricavi hanno registrato una crescita del 25,9%, trainata in particolare dai maggiori volumi sulle manifestazioni del secondo semestre e in parte da effetti prezzo.

L’effetto ‘Restart, che misura il recupero di fatturato per eventi svolti nel corso dell’anno e che nel 2021 erano stati cancellati, sospesi, tenuti in formato digitale o ridotto, è stato pari a 53,4 milioni (+52,1%). Il fatturato incrementale per la biennalità di alcune manifestazioni ha contribuito per 4,3 milioni (+4,2%).

L’EBITDA si è attestato a 15,8 milioni rispetto al precedente 21,6 milioni, mentre a livello adjusted, depurato delle voci non ricorrenti, ammonta a 18,1 milioni (-5,7 milioni nel 2021).

L’EBIT è in sostanziale pareggio (2,9 milioni nel 2021) mentre a livello rettificato è stato pari a 2,3 milioni (-21,9 milioni nel 2021).

La gestione finanziaria è stata positiva per 0,5 milioni dal precedente saldo negativo di 3,9 milioni. La variazione è imputabile principalmente al fair value degli strumenti finanziari derivati, migliorato di 2 milioni, e per 1,7 milioni ai minori oneri relativi al fair value delle put option.

L’utile di pertinenza degli azionisti ammonta a 0,8 milioni (1,6 milioni nel 2021).

Sul fronte patrimoniale la posizione finanziaria netta si è attestata a 95,4 milioni, in
miglioramento di 10,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2021, dinamica che ha beneficiato di cassa operativa generata nell’esercizio pari a 19,6 milioni.

Il Gruppo IEG ha chiuso il 2022 con ottimi risultati”, commenta l’AD, “che segnano il sostanziale recupero rispetto al contesto pre-pandemico arrivando a registrare nel secondo semestre dell’anno, una performance in termini di fatturato superiore al 2019, grazie ad una solida crescita organica in tutte le linee di business, e un progressivo miglioramento della marginalità, ancora influenzata da fenomeni inflattivi”.

Le aspettative del Gruppo e lo scenario di mercato per il 2023

“Dopo due anni di pandemia nei quali abbiamo dimostrato resilienza e continuato ad investire”, spiega Peraboni,“abbiamo colto appieno i segnali di ripartenza rispettando gli obiettivi economico-finanziari del nostro piano industriale, nonostante le criticità del contesto macroeconomico e sociopolitico che hanno introdotto, dopo gli anni di shock pandemico, incertezza sui mercati”.

“Tali incertezze, combinate alle politiche monetarie restrittive, con il conseguente innalzamento dei tassi di interesse, sono attese perdurare parzialmente anche per il 2023. Gli studi di settore sul mondo fieristico (prevedevano un completo ritorno ai livelli pre-pandemi cifra il 2024 e 2025. Con l’allentamento atteso dei fenomeni inflattivi, ci aspettiamo tuttavia di poter anticipare già al 2023 buona parte del recupero della marginalità ante Covid, ma di superare le performance in termini di fatturato”.

“Diversificazione delle industry e forte reattività contro le incertezze macroeconomiche”

“La diversificazione delle industry nelle quali operiamo e la reattività del Gruppo di fronte a fenomeni congiunturali di carattere straordinario”, sottolinea Peraboni, “hanno rappresentato un elemento chiave nell’affrontare le difficoltà del contesto macroeconomico”.

“Lo sviluppo in geografie diverse dall’Italia che stiamo perseguendo rappresenta un ulteriore elemento di diversificazione che rafforzerà progressivamente la flessibilità del nostro modello di business, che consentirà, insieme alla solidità della struttura patrimoniale e finanziaria, di affrontare le complessità congiunturali e macroeconomiche di contesto”.

“Siamo confidenti sul raggiungimento degli obiettivi del piano industriale, perseguendo la strategia di investimento e sviluppo, sia nazionale che internazionale, attraverso partnership strategiche, nuove acquisizioni ed espansione dei nostri prodotti”, conclude l’AD.

I target del piano industriale al 2027 

Il piano industriale 2022-2027, approvato dal Cda il 18 luglio 2022, prevede una fase di crescente sviluppo fino a raggiungere 267 milioni di ricavi nell’ultimo anno di proiezioni. Il target evidenzia una crescita del 49,2% rispetto al 2019, ultimo anno pre-pandemia che aveva visto il gruppo realizzare un Valore della Produzione di 179 milioni.

Le previsioni indicano un Ebitda in progresso fino a 69 milioni nel 2027 (+67% vs Ebitda adjusted 2019) con una marginalità che raggiungerà il 26%. Livello superiore di 3 punti rispetto al dato del 2019.Il risultato atteso sarà reso possibile dal crescente peso della linea di business degli Eventi Organizzati (dal 52% 2021 al 62% 2027) e da un recupero di efficienza proveniente dai servizi correlati.

Gli investimenti previsti dal piano sono molto importanti, circa 135 milioni in 6 anni, di cui oltre circa 86,9 milioni in capex che saranno dedicate all’espansione delle venues. Gli investimenti di mantenimento sono stimati a 32,9 milioni, 5,3 milioni in Digitalizzazione, mentre le risorse dedicate alle M&A in pipeline al momento di lancio del piano ammontavano a 10,7 milioni.

Le stime indicano una PFN totale (comprensiva di put option, IFRS16 e strumenti derivati) in calo a 41 milioni nel 2027. A partire dal 2024 saranno inoltre distribuiti dividendi che ammonteranno complessivamente a 17 milioni durante il piano.

Le proiezioni del consensus 

Il consesus basato sulle proiezioni degli analisti raccolte da Bloomerg stima per IEG ricavi a 182,7 milioni nel 2023, attesi continuare ad aumentare fino a 219 milioni nel 2026.

Crescita prevista anche a livello di gestione operativa con l’Ebitda e l’Ebit stimati rispettivamente a 37 e 20,4 milioni nell’esercizio corrente e progressivo sviluppo fino a 51,9 e 32,2 milioni al termine del quadriennio.

L’utile netto è stimato a oltre 10,4 milioni nel 2023 per poi proiettarsi a 18,1 milioni nel 2026.

Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è previsto a 81,5 milioni a fine esercizio corrente fino ad attestarsi a 56,7 milioni alla conclusione del quadriennio. 

Consensus: fonte Bloomberg