Mercati asiatici – Seduta mista in attesa di nuovi spunti operativi

Seduta mista per i principali listini asiatici dopo la chiusura poco mossa di Wall Street.

In Cina, Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,6 e lo 0,8%, sottotono come Hong Kong, che cala dell’1,3%, mentre resiste il Giappone con Nikkei e Topix, entrambi a +0,1%.

Gli investitori restano focalizzati sulla serie di dati macroeconomici in uscita nei prossimi giorni e che potrebbero aiutare a delineare con maggior chiarezza la futura traiettoria dei tassi di interesse.

Focus, tra gli altri, sul dato del PIL statunitense e il deflatore PCE, l’indicatore di inflazione preferito dalla Fed che, secondo le stime, dovrebbero evidenziare un rallentamento, rispettivamente, della crescita e della corsa dei prezzi.

Nel frattempo i mercati continuano a prevedere un aumento da 25 punti base nella riunione della Fed del 2-3 maggio, oramai ampiamente atteso, oltre al raggiungimento di un picco del costo del denaro nelle prossime settimane, prima di una serie di tagli attesi entro la fine dell’anno.

Sempre in tema banche centrali, il neo governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, presiederà il suo primo meeting alla fine di questa settimana con l’istituto che, secondo rumour, avrebbe in programma di rivedere e ispezionare le politiche adottate negli ultimi decenni.

Occhi, infine, nei prossimi giorni sul proseguimento della stagione delle trimestrali, con i conti di alcune big bank quali Credit Suisse e UBS Group e delle tech Microsoft, Meta Platforms e Amazon.

Sul forex l’euro/dollaro cala a 1,098 e il dollaro/yen risale a 134,2. Tra le materie prime, il petrolio viaggia in ribasso con il Brent (-1,2%) a 80,5 dollari e il Wti (-1,3%) a 76,9 dollari al barile.

Il tutto dopo che, venerdì, a Wall Street, il Nasdaq, il Dow Jones e lo S&P500 hanno chiuso a +0,1%.