Mercati – Atteso avvio di settimana sottotono per i listini europei

Prevista partenza leggermente sotto la parità per le Borse europee, in un contesto in cui il focus degli investitori continua a essere diviso tra agenda macro, banche centrali e trimestrali. Oggi stacco cedola per otto blue chip.

Chiusura debole venerdì a Wall Street, con il Dow Jones in calo dello 0,2%, lo S&P 500 dello 0,1% e il Nasdaq dello 0,4%.

In Cina, Tokyo ha terminato la seduta a +0,1% mentre Shanghai cede l’1,1% e Hong Kong l’1,5%.

Gli operatori continuano a monitorare il contesto macroeconomico al fine di valutare l’evoluzione dell’inflazione e le potenziali implicazioni sulla politica dei tassi d’interesse della Fed. Focus, nei prossimi giorni, tra gli altri, sul dato del Pil statunitense e l’indice PCE, la misura inflattiva preferita dalla banca centrale americana, entrambi attesi in rallentamento.

Sul fronte della politica monetaria della Fed, i mercati continuano a scontare come scenario più probabile un rialzo dei tassi di 25 punti base al prossimo meeting FOMC di maggio, mentre non è da escludere un secondo rialzo consecutivo a giugno.

Sempre in tema banche centrali, il neo governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, presiederà il suo primo meeting alla fine di questa settimana con l’istituto che, secondo rumour, avrebbe in programma di rivedere e ispezionare le politiche adottate negli ultimi decenni.

Sul fronte macro in Europa, intanto, sono attesi nella giornata di oggi i dati sul clima commerciale in Germania, mentre a livello Eurozona è in uscita giovedì il dato sulla fiducia dei consumatori.

Prosegue infine la stagione di trimestrali, con gli occhi particolarmente puntati su diverse banche, tra cui Credit Suisse e First Republic, in uscita oggi, UBS e First Citizen Bank, in uscita rispettivamente domani e venerdì. Tra gli alti, sono attesi anche i conti dei giganti tecnologici Microsoft e Meta.

Tornando a Piazza Affari, i titoli che staccando il dividendo sul principale listino milanese sono Banca Mediolanum, Banco Bpm, Campari, Cnh Industrial, Ferrari, Prysmian, Stellantis e Unicredit.