Mercati – Europa negativa a metà seduta, Milano a -0,9%

Prosegue in territorio negativo la seduta delle borse europee in linea con l’andamento dei futures di Wall Street, in un contesto in cui il focus degli investitori continua a essere diviso tra agenda macro, banche centrali e trimestrali.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,9% a 27.270 punti, debole come l’Ibex 35 di Madrid (-1,2%), il Cac40 di Parigi (-0,7%), il Ftse100 di Londra (-0,3%) e il Dax di Francoforte (-0,1%).

I mercati restano intenti a monitorare i segnali provenienti da alcuni importanti dati macroeconomici in uscita nei prossimi giorni che potrebbero aiutare a delineare con maggior chiarezza lo stato di salute dell’economia e la futura traiettoria dei tassi di interesse.

L’attenzione è principalmente rivolta nei confronti del dato trimestrale del PIL statunitense e del deflatore PCE, misura inflattiva attentamente monitorata dalla Fed, entrambi attesi in rallentamento.

Sul fronte europeo, invece, sono attesi i dati sulla fiducia dei consumatori, sul PIL dei principali paesi dell’Eurozona, tra cui Germania, Francia e Italia e sull’inflazione.

Tornando in tema banche centrali, gli operatori ipotizzano il raggiungimento del picco dei tassi di interesse da parte della Fed a giugno 2023, per poi vedere invertita la rotta al di sotto del benchmark del 4,5% entro la fine dell’anno.

In Europa, invece, il governatore della banca centrale francese, Francois Villeroy de Galhau, ha dichiarato che l’inflazione dei prodotti alimentari comincerà a calare nella seconda metà del 2023 e che la Bce riuscirà a far scendere l’inflazione intorno al 2% entro il 2025 se non anche verso la fine del 2024.

Il tutto mentre resta alta l’attenzione anche sul proseguimento della stagione delle trimestrali: dopo i risultati al di sotto delle attese da parte di UBS e di Banco Santander, oggi sono attesi i conti delle grandi aziende tecnologiche statunitensi tra cui Microsoft, Meta Platforms e Amazon.

Sul forex, il dollaro è poco mosso nei confronti delle altre valute così come il cambio euro/dollaro che rimane in area 1,1 e il dollaro/yen che si attesta in area 133,8. Tra le materie prime, scendono le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,2%) a 82,4 dollari e il Wti (-0,2%) a 78,6 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 189 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,32%.

Tornando a Piazza Affari, bene solo Inwit in tutto il listino (+1%), mentre le vendite colpiscono soprattutto Unicredit (-2,4%), Iveco (-2,3%) e Leonardo (-1,9%).