Credem – I risultati e le attività 2022 in ambito ESG

Credem ha pubblicato della Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario (DNF), che sintetizza  i risultati e le attività poste in essere nel corso del 2022 nell’ambito della sostenibilità.

Per quanto riguarda la governance, ha coinvolto maggiormente tutti gli organi sociali su temi ESG, dalla formazione del board fino ai criteri di remunerazione della dirigenza.

In tema di inquinamento ambientale, rispetto al 2019 la banca ha ridotto del 10% i consumi energetici interni all’organizzazione, del 18% le emissioni di tipo diretto prodotte dagli edifici e dalla flotta delle auto, del 24% di quelle di tipo indiretto riconducibili a consumi di energia elettrica acquistata e del 42% le emissioni riconducibili all’attività del Gruppo e relative a viaggi di lavoro e consumi di carta. 

Nel 2022 è proseguito lo sviluppo della “foresta Credem”, che ad oggi conta 3.542 alberi e che nei prossimi 10 anni dovrebbe riassorbire un totale di 400 mila kg di CO2.

Dal punto di vista sociale, Credem è risultata per il settimo anno consecutivo Top Employer e per il terzo hanno di seguito ha ottenuto la certificazione Equal Salary, che attesta l’equità retributiva tra donne e uomini.

In particolare, i dipendenti e i collaboratori hanno inoltre ricevuto più di 40 mila giorni di formazione complessiva (oltre 6 giorni pro-capite in media).

Il gruppo è riuscito a distribuire l’85% del valore economico generato agli stakeholder: il 49% ai prestatori di lavoro, il 26% alla PA, il 16% ai fornitori, l’8% agli azionisti e la restante quota ad ambiente e collettività. 

Anche l’operatività finanziaria è a impronta ambientale, con il 29% degli investimenti della raccolta gestita e assicurativa sostenibili, per un valore complessivo di circa 8 miliardi.

Nel 2022 Credem ha inoltre emesso la sua prima obbligazione sostenibile (green senior preferred bond) per un ammontare di 600 milioni di euro e ha collocato un’obbligazione subordinata Tier II in formato social (la prima emessa da una banca europea) per 200 milioni di euro. 

Infine, il Gruppo continuerà la sua attività di educazione finanziaria nelle scuole primarie, secondarie e nelle università mediante la collaborazione con la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (Feduf).