I futures sull’azionario americano oscillano in territorio positivo preannunciando un avvio sopra la parità per oltreoceano, con il focus dei mercati diviso tra trimestrali, contesto macro e decisioni della Fed.
Chiusura negativa martedì a Wall Street, con il Nasdaq che ha lascialo sul terreno l’1,9%, l’S&P 500 l’1,6% e il Dow Jones l’1,1%.
Dopo i risultati migliori delle attese di Microsoft e Alphabet, occhi puntati su altre big del settore tech, Meta e Amazon.
Per il secondo giorno consecutivo è prevista una giornata molto difficile per il titolo di First Republic Bank, già al centro dei tumulti del mercato finanziario nelle prime settimane di marzo, che, dopo aver chiuso le contrattazioni nella giornata di martedì registrando il -49%, è in calo di un ulteriore 10% negli scambi premarket dopo che la banca stessa sta valutando la possibilità di disinvestire assets per 100 miliardi di dollari come parte di un piano di salvataggio.
Lo stato di First Republic Bank pone però una serie di questioni sugli effetti dell’aggressività con cui la Fed ha alzato i tassi di interesse per frenare l’inflazione, con gli operatori che si interrogano su come l’istituto di Washington provvederà a contenere un eventuale “rischio contagio”.
Nel frattempo, sul fronte tecnologico, Alphabet e Microsoft hanno riportato risultati al di sopra delle stime degli analisti, con la casa madre di Google che ha registrato un utile in calo a 15,05 miliardi di dollari a/a ma i ricavi sono in aumento del 3% a 69,78 miliardi di dollari, guidati dall’advertising che ha riportato nel 1Q 2023 54,55 miliardi di dollari.
Microsoft è invece data al +8% negli scambi premarket dopo aver riportato un utile di 18,3 miliardi di dollari e ricavi a 52,86 miliardi di dollari, battendo le stime degli analisti che davano l’utile a 16,69 miliardi di dollari e i ricavi a 51,03 miliardi di dollari.
Sul fronte macro, sono attesi i dati sul Pil del primo trimestre statunitense in uscita nella giornata di domani.
