L’assemblea ha approvato, senza modifiche, il bilancio d’esercizio al 31/12/2022 approvato dal CdA in data 9 marzo 2023, che evidenzia ricavi consolidati per 1.287 milioni (rispetto a 1.449 milioni nel 2021), un reddito operativo del gruppo di 547 milioni (vs 707 milioni nel 2021) e un utile netto consolidato di 402 milioni (rispetto a 605 milioni nel 2021).
L’utile netto della sola capogruppo Azimut Holding è pari a 384 milioni nel 2022, in aumento rispetto ai 307 milioni registrati nel 2021.
I soci hanno deliberato la distribuzione di un dividendo, inclusa la distribuzione di un dividendo ordinario totale di 1,30 per azione (pari ad un dividend yield del 6,4% ai prezzi attuali), con pagamento interamente per cassa il 24 maggio 2023, stacco cedola il 22 maggio 2023 e record date il 23 maggio 2023.
L’Assemblea ha inoltre approvato di destinare, in conformità a quanto previsto dallo Statuto, una cifra pari a 5,5 milioni, corrispondente all’1% dell’utile lordo consolidato, a favore della Fondazione Azimut ONLUS. L’Assemblea ha inoltre approvato di destinare, in conformità a quanto previsto dallo Statuto, 40,24 euro per ogni Strumento Finanziario Partecipativo detenuto dai “Top Key People” al momento dell’approvazione del pagamento del dividendo.
Gli azionisti hanno anche approvato l’autorizzazione all’acquisto anche in più tranches fino ad un massimo di 14.000.000 di azioni ordinarie Azimut Holding, pari al 9,77% dell’attuale capitale sociale (fermo restando che entro questo importo massimo complessivo, massime 7.000.000 azioni ordinarie Azimut Holding pari al 4,89% dell’attuale capitale sociale potranno essere destinate alla costituzione della provvista necessaria a dare esecuzione ad eventuali piani di azionariato), tenendo conto delle azioni già in portafoglio al momento dell’acquisto.
Il prezzo di acquisto sarà ad un prezzo minimo unitario non inferiore al valore contabile implicito dell’azione ordinaria Azimut Holding e massimo unitario non superiore a 35 euro.
Pietro Giuliani, Presidente del Gruppo Azimut commenta: “Leggo sui media che negli ultimi mesi un’alternativa agli investimenti molto apprezzata dagli italiani sono i conti correnti e titoli di stato con rendimenti compresi tra il 2% e il 5%. I nostri concorrenti usano molto questi strumenti impoverendo gli investitori con una performance reale tra il -3% e il -6% e lo fanno a fronte di un’inflazione dell’8% e oltre. I nostri clienti, viceversa, tramite la nostra offerta di prodotti da noi gestiti in tutto il mondo (paesi emergenti inclusi) e di investimenti diretti in società non quotate (azioni e obbligazioni) italiane ed estere possono avere rendimenti positivi sopra l’inflazione in un’ottica di un medio e lungo periodo. Abbiamo costruito quanto sopra partendo oltre 13 anni fa e siamo gli unici ad offrire a clienti italiani questi prodotti tramite i nostri consulenti finanziari. Tutto questo continuando a dare solidi ritorni ai nostri azionisti, come dimostra un utile netto consolidato 2022 di ca. 402 milioni di euro e un dividendo di 1,30 euro per azione (pari ad un dividend yield del 6.4%).”