Mercati asiatici – Seduta di moderati rialzi, Shanghai +0,7%

Seduta moderatamente positiva per i principali listini asiatici dopo la chiusura contrastata di Wall Street.

In Cina, Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,7% e lo 0,1%, bene come Hong Kong (+0,3%) e il Giappone con Nikkei a +0,1% e Topix a +0,4%.

Il sentiment resta diviso tra le preoccupazioni legate alla solidità delle banche regionali americane e l’ottimismo in scia agli utili delle società tecnologiche superiori alle attese.

Gli investitori restano intenti a valutare quale sia l’impatto derivante dagli aggressivi aumenti dei tassi d’interesse della Federal Reserve sugli istituti di credito statunitensi e su quali mosse potrebbero essere attuate dalla banca centrale americana per fermare la diffusione della crisi bancaria.

Il tutto a seguito in particolare del nuovo crollo di First Republic Bank (-29,7%) a Wall Street, ancora in scia ai recenti risultati che hanno riportato una fuga di depositi di 100 miliardi di dollari nei primi tre mesi dell’anno e ai rumour secondo cui la banca starebbe valutando la possibilità di disinvestire fino a 100 miliardi di asset come parte di un piano di salvataggio.

Alcuni operatori stanno intanto ipotizzando che il ciclo di inasprimento della politica monetaria potrebbe concludersi prima del previsto, sebbene l’inflazione sia ancora elevata.

Ulteriori indicazioni sulla corsa dei prezzi potrebbero arrivare dal deflatore PCE, misura dell’inflazione preferita dalla Fed, in uscita domani.

Sempre in tema banche centrali, la Bank of Japan ha dato il via alla riunione di due giorni, la prima presieduta dal neo -governatore Kazuo Ueda.

I mercati restano intenti a monitorare anche i segnali provenienti dalla stagione delle trimestrali, che ha visto, tra gli altri, risultati di Meta Platforms superiori alle stime degli analisti, portando il titolo a balzare di oltre l’11% nell’after-hours di Wall Street.

Tra i titoli tech, occhi anche su Samsung che, sebbene abbia registrato una perdita trimestrale record nella sua divisione chip, prevede una ripresa entro la fine dell’anno.

Sul forex l’euro/dollaro risale a quota 1,106 mentre il dollaro/yen oscilla in area 133,7. Tra le materie prime, il petrolio viaggia in frazionale rialzo con il Brent (+0,4%) a 78,1 dollari e il Wti (+0,3%) a 74,6 dollari al barile.

Il tutto dopo che, ieri, a Wall Street, il Nasdaq ha resistito a +0,5% mentre Dow Jones e S&P500 hanno ceduto rispettivamente lo 0,7 e lo 0,4%.