Mercati – Listini europei chiudono poco mossi, Piazza Affari a +0,2%

Le borse europee chiudono la seduta prevalentemente in rialzo, mentre Wall Street procede in territorio positivo sullo sfondo delle trimestrali e con l’attenzione all’agenda macro.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 27.158 punti, guadagnando lo 0,2%, al pari del CAC 40 di Parigi e dell’Ibex 35 di Madrid, il Dax di Francoforte ha chiuso la seduta sulla parità (0,05), mentre il FTSE 1OO di Londra ha ceduto lo 0,3%.

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna l’1,7%, lo S&P 500 l’1,2%, e il Dow Jones lo 0,9%.

Nel pomeriggio sono stati resi noti il dato sulla prima lettura preliminare del Pil annualizzato statunitense del 1Q23 che mostra un incremento dell’1,1% su base trimestrale, inferiore alle stime degli analisti (+1,9%) e alla lettura finale del 4Q22 (+2,6%).

Tuttavia, nonostante l’economia americana risulti in rallentamento, i consumi personali sono in aumento rispetto al trimestre precedente al +3,7%, un dato inferiore alle stime degli analisti al +4% ma ben superiore al dato del trimestre precedente (+1%).

Nel frattempo, dalla stagione delle trimestrali sono emersi i conti di Meta Platforms (+14%) che ha chiuso il primo trimestre 2023 con ricavi in crescita del 3% su base annua a 28,65 miliardi di dollari e un utile netto rettificato a 5,71 miliardi, entrambi i valori hanno battuto le aspettative rispettivamente ferme a 27,67 e 5,47 miliardi.

Gli operatori restano in attesa nei prossimi giorni dei conti di Amazon, Caterpillar, Merck e Intel.

Intanto sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,102, mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale in area 134. Tra le materie prime, quotazioni del greggio in lieve rialzo con il Brent (+0,3%) a 77,9 dollari e Wti (+0,5%) a 74,7 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund tocca quota a 190 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,35%.

Tornando a Piazza Affari, chiudono molto bene la seduta MPS (+4,4%), Bper (+4%), Unicredit (+3,5%) ed Hera (+3,3%), mentre le vendite hanno colpito in particolare STM (-8,7%) e Tenaris (-3,6%), dopo i risultati del 1Q23, ed Eni (-1,9%).