I futures sull’azionario americano guadagnano lo 0,4%-0,9%, preannunciando un avvio positivo oltreoceano, con l’attenzione degli operatori divisa fra trimestrali, agenda macro e outlook Fed.
Chiusura mista ieri a Wall Street, con il Nasdaq l’unico a terminare in verde (+0,5%) trainato da Microsoft (+8,5%), mentre S&P 500 e Dow Jones hanno archiviato le contrattazioni a -0,4% e -0,6%.
Prosegue la stagione di trimestrali, con Meta che ha riportato ricavi pari a 28,6 miliardi di dollari, in crescita (+3%) per la prima volta dopo tre trimestri consecutivi in calo, a fronte delle stime degli analisti che davano un fatturato nuovamente in riduzione. Per il trimestre in corso, l’azienda prevede ricavi tra i 29,5 e i 32 miliardi, sopra il consensus medio di 29,46 miliardi. Sopra le attese anche l’utile, seppur in calo del 24% a 5,7 miliardi.
Sempre in tema di conti societari, sono attesi i conti di un altro gigante tech, Amazon.
Lato Fed e politica dei tassi d’interesse, fermo restando l’ormai ampiamento atteso rialzo di 25 punti base al meeting FOMC di maggio, gli operatori scontano come scenario più probabile un taglio dei tassi già alla riunione di settembre, in antitesi alle dichiarazioni recenti di diversi funzionari della Federal Reserve, che avevano escluso un cambio di rotta nella direzione dei tassi già quest’anno.
Sul fronte macro, dalla prima lettura preliminare è emerso che il PIL americano è cresciuto nel primo trimestre 2023 (+1,1%) a un ritmo inferiore rispetto alle attese (+1,9%) e al +2,6% del quarto trimestre 2022.
Dal lato del mercato del lavoro, invece, le nuove richieste di disoccupazione nella settimana al 22 aprile sono state pari 230mila unità, in diminuzione rispetto alla rilevazione precedente di 246mila e al di sotto delle attese (248mila).
Tornando a Wall Street, nel pre-market Meta segna + 13,4% in seguito ai risultati oltre le attese.
