Mercati – Eurolistini a due velocità, Milano -0,3% frenata dai titoli bancari

Le borse europee viaggiano miste nel pomeriggio nonostante l’andamento positivo di Wall Street.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,3% in area 27.069 punti, debole come l’Ibex 35 di Madrid (-0,8%) mentre tengono il Dax di Francoforte (+0,7%), il Ftse 100 di Londra (+0,3%) e il Cac 40 di Parigi (flat). Oltreoceano lo S&P500 e Dow Jones salgono dello 0,5%, il Nasdaq dello 0,4%.

Le persistenti pressioni inflazionistiche rafforzano le aspettative di un aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve nel meeting della prossima settimana e di un possibile rialzo anche a giugno.

Dall’agenda macro è, intanto, emerso che negli Stati Uniti il dato di marzo sul reddito personale ha mostrato una crescita dello 0,3%, stabile rispetto a febbraio e al di sopra del consensus (+0,2%), mentre la spesa personale si è rivelata stabile rispetto al mese precedente, a fronte del +0,2% della rilevazione di febbraio e al di sopra delle attese (-0,1%).

Sempre dal lato macro, il dato sul deflatore PCE, la misura preferita della Fed, ha visto un rallentamento su base mensile a +0,1%, dal +0,3% di febbraio, in linea con le attese. Rallentamento anche per il dato annuale, con il +4,2% al di sotto del precedente +5,1%, anche se leggermente sopra le attese (+4,1%).

Nel Vecchio Continente, la lettura preliminare di aprile dell’indice dei prezzi al consumo tedesco ha segnato un +0,4% su base mensile, inferiore al consensus (+0,6%) e al +0,8% del dato finale di marzo. Il dato su base annua evidenzia una crescita del 7,2%, al di sotto delle attese degli analisti (+7,3%) e della lettura precedente (+7,4%).

Stamane, si rilevato invece, a livello di Eurozona, per la prima lettura del Pil del primo trimestre 2023 un aumento dello 0,1% su base trimestrale (consensus +0,2%) dopo il -0,1% finale del quarto trimestre 2022 (rivisto da 0,0%). Su base annua, la prima stima ha visto un aumento del Pil dell’1,3% (+1,4% il consensus) dopo il +1,8% del precedente trimestre.

Per quanto riguarda l’Italia, nel primo trimestre 2023 il Pil preliminare, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,5% su base trimestrale, al di sopra del +0,2% del consensus e al -0,1% registrato nel quarto trimestre 2022. Il dato su base annua ha mostrato un incremento dell’1,8%, al di sopra del +1,4% del consensus e della rilevazione del 4Q 2022.

Resta nel contempo l’attenzione sulle proseguimento delle trimestrali dopo che Amazon, pur riportando una trimestrale migliore delle attese, ha avvertito circa un rallentamento della divisione cloud deludendo i mercati.

Sul forex l’euro/dollaro cala a 1,101 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen balza a 136,5 in scia alle scelte di politica monetaria della BoJ.  Tra le materie prime, il petrolio viaggia in rialzo con il Brent (+1,1%) a 79,1 dollari e il Wti (+0,9%) a 75,4 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund oscilla in area 187 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,21%.

Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano in particolare Saipem (+3,1%), Tenaris (+2,6%) e Pirelli (+2,4%) mentre scivolano i bancari Fineco (-3,7%), MPS, Bper e Unicredit, tutti e tre a -3,4%.