Partenza in leggero calo per i listini americani, in un contesto in cui il focus dei mercati resta diviso tra agenda macro, Fed e conti societari. Nel dettaglio, dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede lo 0,3%, il Dow Jones lo 0,2%, lo S&P 500 lo 0,1%.
Dall’agenda macro è emerso che negli Stati Uniti il dato di marzo sul reddito personale ha mostrato una crescita dello 0,3%, stabile rispetto a febbraio e al di sopra del consensus (+0,2%), mentre la spesa personale si è rivelata stabile rispetto al mese precedente, a fronte del +0,2% della rilevazione di febbraio e al di sopra delle attese (-0,1%).
Sempre dal lato macro, il dato sul deflatore PCE, la misura preferita della Fed, ha visto un rallentamento su base mensile a +0,1%, dal +0,3% di febbraio, in linea con le attese. Rallentamento anche per il dato annuale, con il +4,2% al di sotto del precedente +5%, anche se leggermente sopra le attese (+4,1%).
Lato Fed e politica dei tassi d’interesse, gli operatori continuano ad attendersi un rialzo di 25 punti base al prossimo meeting FOMC di maggio, mentre crescono le probabilità di un secondo rialzo consecutivo della stessa entità al meeting di giugno.
Prosegue intanto la stagione di trimestrali, con Amazon (-3,3%) che ha riportato ricavi in crescita del 9,4% a 127,4 miliardi di dollari nei primi tre mesi dell’anno, battendo le stime degli analisti. Tuttavia, il fatturato del segmento Amazon Web Services ha visto un ulteriore rallentamento, aumentando del 16% a 21,4 miliardi, il tasso di crescita più basso riportato finora dalla business unit.
Intanto sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,10, mentre il dollaro/yen sale a 136. Tra le materie prime, poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,3%) a 78,4 dollari e il Wti (0,0%) a 74,1 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, scendono i rendimenti sui titoli di stato americani, con il treasury a 2 anni al 4,039% (-5,8 punti base) e il decennale al 3,447% (-8,2 punti base).

























