HSBC ha chiuso il primo trimestre 2023 con un utile ante imposte pari a 12,9 miliardi di dollari, in crescita di 4,2 miliardi rispetto al primo trimestre 2022.
Una quota di questi profitti, circa 1,5 miliardi di dollari, è attribuibile al guadagno atteso derivante dall’acquisizione da parte del colosso bancario anglo-cinese dell’unità britannica di Silicon Valley Bank avvenuta lo scorso marzo.
Un’altra quota, pari a 2,1 miliardi, deriva invece dalla futura vendita della sua rete bancaria retail su suolo francese a una società controllata dal fondo di private equity Cerberus Capital Management.
L’utile netto registra così un’impennata di 7,6 miliardi di dollari rispetto al 31 marzo 2022 e si attesta a 11 miliardi.
Per quanto riguarda i ricavi, questi sono cresciuti del 64% rispetto a un anno fa e hanno superato quota 20 miliardi.
Tale aumento percentuale a due cifre trova spiegazione anche nella forte dinamica dei tassi di interesse e nella lenta ma costante riapertura delle economie di Cina e Hong Kong.
Il CET1, che misura la solidità degli istituti bancari in rapporto al rischio di credito ponderato per attività detenute, si è rafforzato dello 0,5% rispetto al trimestre precedente, posizionandosi a 14,7%.
Infine, per la prima volta dal primo trimestre 2019, HSBC torna a distribuire un dividendo di 0,10 dollari per azione. Il board ha approvato anche un programma di buy-back per un massimo di 2 miliardi di dollari.