Mercati USA – Avvio debole, Dow Jones -0,5% e S&P 500 -0,4%

Apertura sottotono a Wall Street, in un contesto in cui l’attenzione degli operatori è rivolta alla decisione sui tassi della Fed e agli sviluppi a Washington sul debt ceiling.

Nel dettaglio, dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones cede lo 0,5%, lo S&P 500 lo 0,4% e il Nasdaq lo 0,2%.

Segnali di distensione per quanto riguarda i timori per la stabilità del sistema bancario americano a seguito dell’acquisizione di First Republic Bank da parte di JP Morgan. Tuttavia, preoccupano le implicazioni di un altro fallimento bancario sull’accesso al credito e su un’economia già in rallentamento a causa dei rialzi dei tassi.

Si tiene intanto fra oggi e domani il meeting del FOMC al termine del quale molto probabilmente verrà annunciato un rialzo di 25 punti base. Il focus sarà particolarmente rivolto a potenziali segnali sulla traiettoria futura dei tassi, con l’auspicio degli investitori che la Fed possa aprire a un cambio di rotta nella direzione della politica monetaria già quest’anno, anche alla luce delle condizioni economiche in rallentamento.

Attenzione rivolta anche a Capitol Hill, con il segretario al tesoro americano Janet Yellen che ha dichiarato che il governo americano potrebbe incorrere in default già a giugno se il tetto al debito non verrà alzato. Al riguardo, il presidente Biden ha convocato lo speaker della camera dei rappresentanti, Kevin McCarthy, con l’intento di sbloccare l’impasse politica e alzare il debt ceiling.

Sul fronte delle trimestrali, Uber ha riportato ricavi pari a 8,8 miliardi di dollari nei primi tre mesi dell’anno, in aumento del 29% rispetto al primo trimestre 2022, al di sopra delle stime degli analisti (8,7 mld). In uscita oggi anche i conti di Starbucks, mentre sono attesi per giovedì i risultati di Apple.

Intanto sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,095, mentre il dollaro/yen sale a 137,5. Tra le materie prime, in calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,4%) a 78,2 dollari e il Wti (-1,5%) a 74,5 dollari.

Nel comparto obbligazionario, infine, poco mossi i rendimenti sui titoli di stato americani, con il treasury a 2 anni al 4,139% e il decennale al 3,553%.