Ariston – Ricavi +37,6% a 759,7 mln ed Ebitda adj.+40,6% a 98,6 mln nel 1Q 2023

Nel primo trimestre 2023 il Gruppo Ariston consuntiva ricavi netti pari a 759,7 milioni, in aumento del 37,6% rispetto al pari periodo del 2022, con la crescita più forte registrata in Europa nella divisione Thermal Comfort anche a seguito dell’acquisizione Wolf-Brink che ha consentito al Gruppo di fare fronte all’incremento della domanda di soluzioni sostenibili in Germania e altri mercati europei.

I cambi valutari hanno avuto un effetto positivo dell’1% sul fatturato, mentre il consolidamento per l’intero trimestre di Wolf-Brink ha apportato un aggiunta del 34,1%. La crescita pro-forma, includendo la neo-acquisita Wolf-Brink anche per il 2022, è stata del 7%.

L’Ebitda cresce del 44,6% a 97,3 milioni, mentre a livello adjusted l’Ebitda si è attestato a 98,6 milioni (+40,6%), dopo aver escluso costi di recupero a seguito dell’alluvione di due siti produttivi a settembre 2022. Il corrispondente margine sui ricavi netti passa dal 12,7% al 13%.

L’Ebit aumenta del 51,2% a 70,4 milioni. L’Ebit adjusted raggiunge 73,1 milioni (+46%) dopo aver escluso l’ammortamento della purchase price allocation relativa ad alcune acquisizioni passate. Il corrispondente margine sui ricavi netti migliora dal 9,1% al 9,6% grazie alla normalizzazione di alcune voci di costo (logistica, energia) e gli incrementi di prezzo, nonché grazie alla performance di Wolf-Brink.

Il Free cash flow aumenta a -35,9 milioni da -45,5 milioni, grazie ad un Ebitda più alto e un minore assorbimento da parte del capitale circolante, controbilanciati da capex più elevati e da una variazione poco significativa di “other assets and liabilities” contro una fortemente positiva del primo trimestre dell’anno scorso.

L’utile ante imposte si attesta in crescita dell’41,9% a 62,7 milioni.

L’indebitamento finanziario netto (calcolato secondo le linee guida ESMA 32-382-
1138) passa da 60,2 milioni cash positive a 630,5 milioni di debito netto, in
conseguenza del cash flow negativo ma soprattutto del pagamento relativo all’acquisizione di Wolf-Brink.

Il Cda ha ricevuto le dimissioni di Laurent Jacquemin dal ruolo di CEO con effetto dal 27
luglio. Jacquemin rimarrà nel board come consigliere non esecutivo. 
La società ha individuato Maurizio Brusadelli come nuovo candidato CEO, con nomina prevista il
3 agosto.