Mercati – Listini europei chiudono perlopiù in verde con lo sguardo sulla Fed, Piazza Affari la migliore (+0,8%)

Le borse europee chiudono prevalentemente positive, mentre i listini americani procedono cauti in attesa della decisione della Fed e della conferenza stampa del presidente Powell.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 26.835 punti, in rialzo dello 0,8%, seguito dal Dax di Francoforte (+0,6%), dal CAC 40 di Parigi (+0,3%), e dal FTSE 1OO (+0,2%), mentre l’IBEX 35 di Madrid ha chiuso a -0,1%.

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,2%, lo S&P 500 oscilla intorno alla parità, il Dow Jones cede lo 0,1%.

Si chiude oggi il meeting FOMC al termine del quale è atteso con molta probabilità un rialzo dei tassi da parte della Fed di 25 punti base, una stretta che porterebbe il costo del denaro ai livelli più alti dal 2007. Attesa la conferenza stampa di Powell a valle del meeting, con gli operatori che attendono indizi su un possibile cambio di rotta nella direzione della politica monetaria già quest’anno.

Occhi puntati anche sulla BCE e sulla conferenza stampa della presidente Christine Lagarde a valle della decisione sui tassi di domani.

Sul fronte macro, a sottolineare la resilienza del mercato del lavoro americano è emerso, dalla stima ADP, che l’economia statunitense ha aggiunto 296mila posti di lavoro ad aprile, ampiamente al di sopra dell’incremento di 150mila unità atteso dagli analisti e dell’aumento di 142mila del mese di marzo.

Nel Vecchio Continente, invece, stamane si è rilevato che a marzo i tassi di disoccupazione di Eurozona e Italia sono calati inaspettatamente al 6,5% e al 7,8%.

Intanto sul forex l’euro/dollaro sale a 1,105, mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 135,2. Tra le materie prime, quotazioni del greggio in forte discesa con il Brent (-4,5%) a 71,9 dollari e il Wti (-4,9%) a 68,2 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 187 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,12%.

Tornando a Piazza Affari, bene Amplifon (+7,2%), Mediobanca (+3,8%), Unicredit (+3%) e Finecobank (+3%), mentre chiudono in rosso Telecom Italia (-4,4%), Saipem (-2,6%), Stellantis (-1,9%) e Prysmian (-1,8%).