Il Cda di Leonardo ha approvato i risultati del primo trimestre 2023 i quali, rispetto ai dati del primo trimestre 2022, non includono il contributo del business GES, ceduto nel luglio 2022 e includono il risultato del trimestre relativo a Hensoldt (acquisito nel mese di gennaio 2022 ma non incluso nei risultati del 1Q22 a causa del disallineamento dei calendari finanziari).
Gli ordini del Gruppo sono in aumento del 28,5% (29,3% il dato Rettificato) a 4,9 miliardi grazie all’ottima performance degli Elicotteri legata agli ordini di 18 AW169 per il Ministero della Difesa austriaco e 13 MH139 per la US Air Force, con una crescita costante degli ordini nell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza. Il livello di ordinativi del trimestre equivale ad un book to bill (rapporto fra gli Ordini ed i Ricavi del periodo) pari a circa 1,6.
Il Portafoglio ordini complessivo è pari a 39,1 miliardi e assicura una copertura in termini di produzione superiore a 2,5 anni.
I ricavi sono in crescita del 2,6% a 3 miliardi ma lievemente inferiori rispetto alle stime degli analisti (3,1 miliardi), con un incremento dell’Elettronica per la difesa e Sicurezza e un lieve aumento delle Aerostrutture.
L’Ebita cala del 13,2% a 105 milioni. La performance è influenzata dall’andamento delle partecipazioni strategiche che presentano un risultato negativo di 14 milioni (positivo per 7 milioni nel 1Q22). Il dato, escludendo l’apporto delle partecipazioni strategiche, risulta pertanto in crescita del 4,4% rispetto al dato 1Q22 Rettificato.
L’Ebit si riduce del 24,4% a 93 milioni, risentendo dell’andamento dell’Ebita e dell’ammortamento della Purchase Price Allocation legata all’acquisizione di Rada,
perfezionatasi nel 2022.
Il risultato netto si attesta a 40 milioni, in calo del 45,9% rispetto al 1Q22 e inferiore alle stime degli analisti (56,9 milioni), riflettendo rispetto al pari periodo dell’anno precedente l’andamento delle partecipazioni non strategiche, valutate ad equity. L’utile netto che esclude il contributo di GES, Hensoldt e delle JV strategiche si attesta a 54 milioni (56 mln nel periodo a confronto).
Il Free Operating Cash Flow (FOCF) risulta negativo per 688 milioni, in crescita del 36,6% rispetto ai -1.080 milioni del 1Q22. Il dato consolida i risultati positivi derivanti dalle iniziative di rafforzamento della performance operativa, della razionalizzazione ed efficientamento del capitale circolante, di una attenta politica di investimento in un periodo di crescita del business e di una efficiente strategia finanziaria.
L’indebitamento Netto di Gruppo si attesta a 3,7 miliardi, in miglioramento di circa 1,1 miliardi rispetto a marzo 2022, grazie al rafforzamento della generazione di cassa del Gruppo. Rispetto al 31 dicembre 2022 (3.016 milioni), si incrementa per effetto principalmente del sopradetto usuale andamento del FOCF.
A seguito dei risultati ottenuto nel 1Q23, il Gruppo conferma le guidance per l’intero 2023, formulate in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2022, che indicano ordini pari a circa 17 miliardi, ricavi compresi tra 15 e 15,6 miliardi, Ebita in un intervallo di 1.260-1.310 milioni, FOCF a circa 600 milioni e Indebitamento Netto di Gruppo per circa 2,6 miliardi.
Infine, il 3 maggio 2023 Moody’s ha migliorato il rating di Leonardo riportandolo ad un livello Investment Grade, Baa3 rispetto al precedente Ba1, con outlook stabile.