Mercati – Listini europei negativi a metà seduta, a Milano (-0,8%) ancora male Leonardo

Proseguono in territorio negativo i listini europei, mentre i futures di Wall Street scambiano poco mossi, in scia alle ultime mosse della Fed e alle parole del presidente Powell, e in attesa delle decisioni della Banca centrale europea.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,8% a 26.620 punti, debole come l’Ibex 35 di Madrid (-0,7%),  il Cac 40 di Parigi (-0,7%), il Ftse 100 di Londra (-0,7%) e il Dax di Francoforte (-0,7%).

Nella giornata di ieri la Federal Reserve ha alzato i tassi di riferimento di un ulteriore quarto di punto, portando a dieci il numero di rialzi consecutivi, con il costo del denaro statunitense che raggiunge i massimi dal 2007, in un intervallo compreso tra il 5 e il 5,25%.

Gli operatori hanno rivisto le proprie prospettive sulla futura traiettoria dei tassi, ipotizzando uno stop alla stretta monetaria nel meeting di giugno ma minimizzando l’ipotesi di tagli al costo del denaro verso la fine dell’anno.

Focus anche sullo stato di salute delle banche regionali statunitensi che sembrano vivere ancora momenti complicati a seguito delle forti turbolenze che hanno coinvolto First Republic Bank, culminate nel salvataggio da parte di JP Morgan. L’osservata speciale, PacWest, dopo aver concluso le contrattazioni di ieri cedendo il 2%, oggi è data in calo nel premarket del 35% dopo aver annunciato di star valutando una serie di opzioni strategiche, inclusa la vendita, a causa delle preoccupazioni sulla sua salute finanziaria.

Tornando in tema banche centrali, è attesa alle 14.15 la decisione della Bce che dovrebbe aumentare i tassi di riferimento di 25 punti base, portando il tasso sui depositi al 3,25%, segnando un rallentamento nel ciclo dei rialzi. A seguito della decisione seguirà la conferenza stampa del presidente Christine Lagarde che aiuterà gli investitori a delineare le prossime dell’istituto europeo.

Tornano a crescere le tensioni internazionali dopo che Mosca ha accusato Kiev di aver attentato alla vita del Presidente russo, Vladimir Putin, tramite un attacco drone nella notte di mercoledì contro il Cremlino. Le accuse di Mosca sono state prontamente respinte dal Presidente Zelensky il quale ha affermato che gli ucraini combattono sul proprio territorio e non hanno le armi necessarie per poter effettuare un attacco così “audace”.

Sul fronte macroeconomico, ad aprile la lettura finale dell’indice Pmi servizi e composito della Germania si è attestata a 56 e 54,2 punti rispettivamente, entrambi al di sopra delle stime degli analisti. Gli omologhi a livello Eurozona hanno riportato dei valori al sotto delle attese a 56,2 punti (Pmi servizi) e 54 punti (Pmi composito).

Sul forex l’euro/dollaro è poco mosso a quota 1,107 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen flette in area 134,6. Tra le materie prime, il petrolio viaggia in rialzo con il Brent (+1,2%) a 73,2 dollari e il Wti (+0,9%) a 69,2 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale di circa 2 punti base a 190 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,16%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue positiva la seduta di Eni (+0,7%), seguita da Italgas (+0,35) e Saipem (+0,2%), mentre le vendite colpiscono in particolare Leonardo (-4,7%) dopo la trimestrale, STM (-2%), Bper e Banco Bpm (-1,8%).