Mercati – Partenza in rosso per l’Europa in attesa della BCE, a Milano (-0,8%) scivola Leonardo

Partenza in rosso per le borse europee in scia alle ultime mosse della Fed e alle parole del presidente Powell, e in attesa delle decisioni della Banca centrale europea.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,8% a 26.630 punti, debole come l’Ibex 35 di Madrid (-0,9%), il Dax di Francoforte (-0,8%), il Cac 40 di Parigi (-0,8%) e il Ftse 100 di Londra (-0,5%).

Come ampiamente previsto dai mercati, la Federal Reserve ha alzato i tassi di un ulteriore quarto di punto – il decimo rialzo consecutivo – portando il costo del denaro ai livelli più alti dal 2007, in un intervallo compreso tra il 5 e il 5,25%.

Mossa a cui hanno fatto seguito i commenti del presidente Jerome Powell che hanno aperto la porta a una pausa a giugno, ma hanno minimizzato la prospettiva di tagli dei tassi nel corso dell’anno.

Sempre negli Stati Uniti, si riaccendendo i timori sulla stabilità bancaria domestica dopo che la banca regionale PacWest Bancorp è scesa del 53% nelle contrattazioni afterhours in scia alla notizia che l’istituto starebbe valutando una serie di opzioni strategiche, inclusa la vendita, a causa delle preoccupazioni sulla sua salute finanziaria.

Sempre sul fronte delle banche centrali, il dibattito sui tassi riprenderà più tardi in giornata, con la BCE che dovrebbe aumentare il tasso sui depositi di un quarto di punto al 3,25%, il che segnerebbe un rallentamento nel ciclo di rialzi. La decisione è attesa per le 14:15. a Francoforte, cui seguirà la conferenza stampa del presidente Christine Lagarde.

Sul forex l’euro/dollaro è poco mosso a quota 1,107 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen flette in area 134,6. Tra le materie prime, il petrolio viaggia in rialzo con il Brent (+1,2%) a 73,2 dollari e il Wti (+0,9%) a 69,2 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte in area 188 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,14%.

Tornando a Piazza Affari, avvio positivo per Saipem (+1%), Eni (+0,8%), Unicredit e Tenaris (+0,6%), mentre le vendite colpiscono in particolare Leonardo (-5,5%) dopo la trimestrale.