Mercati Usa – Frenati dalla Federal Reserve

Occhi puntati sulla riunione della Banca Centrale domestica la quale ha alzato i tassi ancora di un quarto di punto. Sebbene la manovra fosse ampiamente prevista e potrebbe anche essere anche l’ultima del ciclo restrittivo partito ad inizio 2022, Wall Street si imbarca nell’ultima ora e segna in chiusura i minimi intraday su tutti i listini principali.

Il bilancio finale registra il Nasdaq in calo di mezzo punto percentuale, lo S&P500 dello 0,7% ed il Dow Jones dello 0,8%. Unica nota positiva il Russell 2000 che aveva aperto, tuttavia, con un progresso dell’uno e mezzo per cento.

In forte calo AMD (-9%) malgrado batta le attese, mentre Estee Lauder (cosmetica) sprofonda del diciassette per cento sempre in scia alla pubblicazione della trimestrale poco brillante, ma non particolarmente negativa.

VIX in rialzo del tre per cento a quota 18,35 punti.

Sul mercato obbligazionario seconda giornata di forte discesa dei rendimenti con il Tbond che cede altri dieci punti base scivolando al 3,33%.

Tra le materie prime, il petrolio arretra pesantemente per la seconda seduta consecutiva con un calo del cinque per cento che si somma al quattro precedente. L’oro nero chiude a 68 dollari barile.

Seduta ancora molto frizzante per i due principali metalli preziosi favoriti soprattutto dalla debolezza del biglietto verde. Entrambi guadagnano oltre un punto percentuale con l’oro che segna il massimo da inizio anno.

Sul mercato valutario il dollaro cede mezza figura nei confronti della moneta unica chiudendo a 1.107.