Snam – La FSRU Golar Tundra inizia i test con la prima nave metaniera

Snam ha annunciato l’avvio nel porto di Piombino della prima fase di test della FSRU Golar Tundra, nave rigassificatrice di Snam, in attesa della messa in esercizio commerciale dell’impianto. La FSRU è dotata di 4 serbatoi per lo stoccaggio di 170mila metri cubi di gas naturale liquefatto (GNL) e una capacità di rigassificazione continua di 5 miliardi di metri cubi l’anno.

Nella notte tra il 4 e 5 maggio, è avvenuta l’ormeggio della nave metaniera Maran Gas Kalymnos, che trasporta il primo carico di gas propedeutico all’avvio del primo set di controlli di sicurezza e test delle attrezzature e dei metanodotti che costituiscono l’impianto.

Maran Gas Kalymnos è stata ormeggiata alla Golar Tundra e trasferirà GNL attraverso 6 tubi flessibili nei serbatoi della FSRU per essere riportato allo stato gassoso e immesso nella rete di trasporto nazionale.

I test avranno inizio con il collegamento e raffreddamento (cooldown) dei tubi che collegano la metaniera alla FSRU con conseguente trasferimento di circa 70mila metri cubi di GNL (su un totale di 170mila) nei serbatoi della Golar Tundra.

Successivamente i test prevedono l’avvio delle fasi di prova della rigassificazione (commissioning), che comporterà la messa a punto degli impianti e sistemi necessari, con invio di parte del gas in rete, attraverso la nuova condotta fino al punto di entrata nella rete nazionale.

A distanza di due settimane, la nave metaniera tornerà in porto per essere nuovamente ormeggiata alla FSRU per effettuare la seconda discarica per i rimanenti 90mila metri cubi di GNL. La fase finale di test prevede la verifica delle performance a diversi profili di rigassificazione (Acceptance Test).

Il 90% del carico verrà immesso in rete per alimentare i consumi nazionali mentre il restante 10% servirà per garantire l’operabilità della nave.

Il GNL ha assunto un ruolo sempre più centrale dall’inizio dell’emergenza gas resa più acuta dallo scoppio del conflitto russo-ucraino. Nel 2022 l’import di GNL ha rappresentato il 18,8% del gas immesso nella rete nazionale, mentre da inizio del 2023 ne rappresenta il 24,3%.

Snam è al lavoro per mettere in funzione un altro rigassificatore galleggiante, la nave BW Singapore, gemella della Golar Tundra che sarà ormeggiata su una piattaforma offshore al largo di Ravenna, con una capacità di rigassificazione di 5 miliardi di metri cubi all’anno che entrerà in funzione alla fine del 2024.

In Italia esistono già tre rigassificatori, il primo dei quali, di proprietà di Snam, è attivo dai primi anni ’70 a Panigaglia (La Spezia), con una capacità di rigassificazione di 3,5 miliardi
di metri cubi l’anno. Al largo di Livorno c’è OLT (azionisti Snam e Igneo Infrastructure
Partners) con una capacità di rigassificazione di 3,7 miliardi di metri cubi di gas all’anno, che potrà arrivare a circa 5 miliardi a partire dal 2024. Il più grande si trova a Porto Viro,
Rovigo (ExxonMobil, Qatar Energy e Snam), con una capacità di rigassificazione di 9 miliardi di metri cubi l’anno.