Il Cda di Illa ha approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2022 che mostra ricavi delle vendite in calo del 15% a 18,21 milioni e un fatturato, a parità di perimetro, a 17,64 milioni (-23% a/a).
La riduzione dei ricavi di vendita è dovuta principalmente al calo del comparto cookware di 1,01 milioni, della flessione del fatturato di Giannini poiché venuta meno una loyalty acquisita nel 2021 e una flessione del mercato Italia del 4%.
L’Ebitda è negativo per 1,99 milioni, in peggioramento dal deficit di 1,33 milioni del 2021. La voce adjusted, al netto degli oneri non ricorrenti e dei costi straordinari per energia gas, passa da -0,83 milioni a -0,96 milioni.
L’Ebit si attesta a -2,46 milioni e ha visto, in ottemperanza alla proroga per il 2022 delle
normative ex COVID, una riduzione degli ammortamenti.
Illa registra una perdita netta di 2,83 milioni, in peggioramento rispetto alla perdita netta di 2,30 milioni del 2021.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto (non comprensivo di leasing, in base ai principi contabili nazionali) si riduce da 12,6 milioni di fine 2021 a 10,1 milioni di fine 2022. Il valore dei leasing residui al 31 dicembre risultano pari a 2,48 milioni.
L’Assemblea degli Azionisti è convocata il 29 giugno 2023 (30 giugno in seconda convocazione) per discutere e deliberare sull’approvazione del bilancio 2022, rideterminazione del numero dei Consiglieri di Amministrazione, nomina del Collegio sindacale e della società di revisione per il triennio 2023-2025.
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