Nel 1Q 2023 Azimut Holding ha registrato ricavi pari a 326,3 milioni, sostanzialmente in linea con il 1Q 2022, nonostante il deconsolidamento di Sanctuary.
Le commissioni di gestione ricorrenti si attestano a 284,8 milioni, in aumento dell’11% rispetto all’anno precedente, grazie alla crescita delle masse totali e all’introduzione del nuovo pricing a partire da aprile 2022.
I ricavi assicurativi ammontano a 29,1 milioni, la cui crescita del 28% sull’anno precedente è in gran parte riconducibile alle commissioni di performance.
Male le commissioni di performance dei fondi comuni di investimento che si attestano a 4,1 milioni, in calo dell’87% a/a sfavorite dall’introduzione del già citato nuovo pricing.
I costi operativi totali sono diminuiti dell’8% a 176,6 milioni (rispetto ai 191,9 milioni nel 1Q 2022). Il miglioramento è stato sostenuto dal deconsolidamento di Sanctuary, parzialmente assorbito dal cambio di perimetro di consolidamento in Australia e in Italia e dal contesto inflazionistico.
L’utile operativo è cresciuto dell’11% a 149,6 milioni e il margine operativo si è attestato al 46%, in aumento rispetto al 41% registrato nel 1Q 2022, grazie allo sviluppo dei ricavi
totali e alla riduzione dei costi.
Le imposte sul reddito aumentano a 64,1 milioni rispetto ai 32,5 milioni del primo trimestre dell’anno scorso.
Ad aprile 2023, Azimut ha siglato un accordo con l’Agenzia delle Entrate per richieste fiscali relative ad alcune attività intercompany riguardanti i periodi d’imposta dal 2016 al 2021. Le due parti hanno concordato che Azimut dovrà versare un importo una tantum di 26,4 milioni, compresi gli interessi, per il periodo in esame di 6 anni.
L’utile netto adjusted, che esclude l’onere una tantum di 26,4 milioni relativo all’accordo fiscale con l’Agenzia delle Entrate per i periodi d’imposta dal 2016 al 2021, aumenta del 33% a 127,1 milioni.
La posizione finanziaria netta consolidata a fine marzo 2023 risulta positiva per circa 349 milioni, in crescita di 55,9 milioni rispetto a fine dicembre 2022, nonostante siano state fatte acquisizioni e investimenti per circa 90 milioni.
La posizione finanziaria netta a fine marzo non include il dividendo per cassa di 1,30 euro per azione approvato dall’assemblea degli azionisti e che verrà pagato il 24 maggio 2023.
Riconfermati gli obiettivi per il 2023 di 450 milioni di utile netto e 6-8 miliardi di raccolta netta.