BPM – Utile netto a 265 mln (+49,2% a/a) nel 1Q 2023; atteso utile netto 2023 in significativo miglioramento

Nel 1Q 2023 il gruppo BPM ha registrato un margine di interesse pari a 743,0 milioni in crescita su base annua del 45,2% principalmente il rialzo dei tassi di interesse; rispetto al quarto trimestre del 2022 il margine evidenzia una crescita del 2,6%.

Le commissioni nette sono pari a 478,7 milioni, sostanzialmente stabili rispetto al corrispondente periodo del 2022 ma in crescita del 7,0% nel confronto con il quarto trimestre 2022 per la performance registrata nel comparto dei servizi di gestione
intermediazione e consulenza (+12,8%) e dei servizi di banca commerciale (+2,4%).

Il risultato netto finanziario è negativo per 34,1 milioni e si confronta con il
dato positivo di 127,9 milioni registrato al 31 marzo 2022. La differente contribuzione è giustificata dal minor apporto degli utili da cessione di titoli (-49,9 milioni), dal maggior costo della raccolta tramite certificates conseguente al rialzo dei tassi, dall’impatto CVA/DVA (-30,8 milioni) e dal diverso apporto dell’attività di negoziazione e operatività in derivati, parzialmente compensata dal diverso impatto della valutazione della quota
partecipativa Nexi.

Il risultato dell’attività assicurativa è pari a 9,6 milioni e include l’apporto relativo
delle compagnie Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni a seguito dell’acquisizione del controllo delle stesse a decorrere dal 1° luglio 2022.

Le spese per il personale, pari a € 405,4 milioni, evidenziano una contrazione dello 0,6% rispetto a 407,9 milioni del primo trimestre 2022 ma sono in crescita del 2,6% rispetto al quarto trimestre 2022, che peraltro includeva l’impatto di componenti di natura non ricorrente positivo per 11,9 milioni. Su basi omogenee il costo del personale registra una lieve contrazione rispetto al quarto trimestre 2022.

Le altre spese amministrative, pari a € 170,2 milioni, evidenziano un incremento del 9,4% rispetto al dato del primo trimestre 2022, anche per effetto delle dinamiche inflattive in
corso che hanno impattato in particolare i consumi energetici. Nel confronto con il quarto trimestre 2022 l’aggregato in esame registra una contrazione dello 0,7%.

Il cost income ratio del trimestre è pari al 51,2%, inferiore sia rispetto al 51,8% del primo trimestre 2022 sia al dato dell’intero 2022 (54,0%).

Il risultato della gestione operativa aumenta su base annua dell’8,7% a 610,3 milioni  e dello 0,8% rispetto al quarto trimestre 2022.

Le rettifiche nette su finanziamenti diminuiscono del 9% a 137,5 milioni (-25,6% rispetto al quarto trimestre 2022).

Al 31 marzo 2023 il costo del credito, misurato dal rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti e gli impieghi netti, risulta pari a 51 p.b., che rappresenta il livello più basso registrato da Banco BPM a partire dal 2017 (nascita del nuovo Gruppo dopo la fusione fra l’ex Banco Popolare e l’ex Banca Popolare di Milano).

Considerata la quota del risultato economico attribuibile ai soci terzi, il primo trimestre 2023 si chiude con un utile netto pari a 265,3 milioni (+49,2% vs 1Q 2022). Il risultato al netto delle componenti non ricorrenti del primo trimestre è pari a 270,5 milioni.

La raccolta diretta bancaria al 31 marzo 2022 ammonta a 123,2 miliardi, in calo dello 0,2% nel confronto con il 31 dicembre 2022.

La raccolta indiretta, al netto dei certificates a capitale protetto, è pari a 95,6 miliardi, in incremento del 4,6% rispetto a fine anno 2022.

Le sofferenze nette, pari a 0,7 miliardi, si presentano stabili rispetto al 31 dicembre 2022.

L’indice di copertura dell’intero aggregato dei crediti deteriorati sale al 51,4% (50,6% al 31 dicembre 2022). Nel dettaglio, al 31 marzo 2023 il grado di copertura risulta essere il seguente: sofferenze 64,9% (64,8% al 31 dicembre 2022); inadempienze probabili 40,8% (40,3% al 31 dicembre 2022); esposizioni scadute 25,1% (26,9% al 31 dicembre 2022).

Conferma molto solida la posizione patrimoniale, con il CET1 Ratio al 14,15% e MDA buffer a 544 p.b..

BPM avanza nell’integrazione delle tematiche ESG: a marzo adesione alla Net Zero Banking Alliance (NZBA) promossa dalle Nazioni unite e costante miglioramento dei rating ESG della banca: la valutazione MSCI passa da “BBB” ad “A” (marzo 2023) e confermata la presenza nel Bloomberg Gender Equality Index con un punteggio migliorato di circa 6 punti (79,7 vs 73,9 precedente).

A gennaio, nuova emissione di un Green Bond Senior da 750 milioni: con 3,3 miliardi complessivi nel periodo gennaio 2021-gennaio 2023  già superato l’obbiettivo del piano strategico 2021-2024.

Per l’intero esercizio 2023 l’istituto prevede un significativo miglioramento dell’utile netto del Gruppo rispetto al 2022, con un trend che, anche in proiezione (1,1 miliardi EPS 2023 pari a circa 75 centesimi di euro e 1,4 miliardi 2024 pari a circa 90 centesimi di euro), supera significativamente sia la traiettoria di redditività che i target complessivamente delineati nel Piano Strategico, che sarà quindi aggiornato entro fine 2023.

Inoltre, nel corso della presentazione dei risultati, Banco Bpm indica per i prossimi due anni la distribuzione di dividendi per 1,25 miliardi, il doppio rispetto al biennio 2021-2022.