Nel primo trimestre 2023 Diasorin ha riportato ricavi netti pari a 289,6 milioni, in calo del 19% (-21% a cambi costanti) rispetto ai primi tre mesi del 2022, mentre, a parità di perimetro, escludendo il business della Flow Cytometry, ceduto a febbraio 2023, la variazione è stata pari a -18% (-20% a cambi costanti).
La dinamica negativa è da ricondurre prevalentemente al risolversi della pandemia, con la linea di business Immunodiagnostica ex-COVID in aumento dell’8% a 172 milioni, la Diagnostica molecolare ex-COVID in crescita del 9% a 51 milioni, e i ricavi diretti da COVID in calo del 78% a 21 milioni.
A parità di consolidamento, al netto del business COVID e molecolare respiratorio, i ricavi presentano una crescita a tassi costanti del 3%.
Dal punto di vista geografico, al netto del contributo dei prodotti COVID, il Nord America ha visto ricavi in aumento dell’1% a 127 milioni (-3% a cambi costanti), l’Europa ha registrato un incremento dell’8% a cambi correnti e del 9% a cambi costanti con 96 milioni, mentre il Resto del mondo è sceso del 3% (-4% a cambi costanti) a 45 milioni.
L’Ebitda adjusted è risultato pari a 97,5 milioni, in calo del 34,9% sul 2022, con un margine sui ricavi sceso dal 41,9% al 33,7%.
L’Ebit adjusted è stato pari a 74,8 milioni, in riduzione del 40,7% rispetto al 2022, con un’incidenza sui ricavi in calo dal 35,3% al 25,8%.
L’utile netto adjusted è sceso del 39,3% a 58,5 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2023 si esprime in 849 milioni, in miglioramento rispetto ai 907 milioni al 31 dicembre 2022 grazie alla generazione di cassa operativa nel corso dei primi tre mesi dell’anno ed ai proventi relativi alla cessione del business della Flow Cytometry.
Confermata la guidance per il FY 2023, con ricavi attesi in calo del 14% (-11% a parità di perimetro) e un Ebitda adjusted margin del 34%.