Acinque – Utile netto -45,4% a 5,6 milioni nel 1Q 2023

Il Cda di Acinque ha approvato i risultati consolidati al 31 marzo 2023.

A partire dal 2023 il Gruppo ha proceduto a contabilizzare i contributi ricevuti in conto capitale per la realizzazione di beni strumentali (in particolare per allacciamenti alle reti) a
diretta deduzione dei cespiti di riferimento, con conseguente riduzione delle relative quote di ammortamento. Fino al 31 dicembre 2022 i contributi venivano, viceversa, esposti nel passivo ed accreditati pro quota a conto economico in connessione alla vita utile residua dei cespiti a cui facevano riferimento.

I prospetti del 1Q 2023 riflettono tale trattamento contabile e il 1Q 2022 è stato conseguentemente riesposto, riclassificando il valore dei contributi cumulati al 31 dicembre
2022 da debiti a riduzione del costo degli asset, e, a livello di conto economico, da altro ricavo a riduzione dell’ammortamento dei cespiti cui si riferiscono.

I ricavi delle vendite consolidate si attestano a 229,6 milioni, in aumento da 218,4 milioni del 1Q22, principalmente per la finalizzazione delle attività di efficientamento energetico (ecobonus e superbonus 110%) che hanno consentito di compensare la flessione dei volumi legata alla climatica straordinariamente mite e alla forte attenzione ai consumi da parte dei clienti, anche richiesta dagli interventi governativi di fine 2022.

L’EBITDA è pari a 22,9 milioni, in calo del 18,1% rispetto a 27,9 milioni  del 1Q 2022, principalmente per effetto della minore performance nella BU Vendita e nella BU Energia e Tecnologie Smart (ETS), in particolare nel teleriscaldamento, che hanno risentito entrambe dei sopraccitati impatti negativi derivanti dalla flessione dei volumi per uso riscaldamento.

Il periodo chiude con un utile netto di gruppo, al netto della quota di utile degli azionisti di minoranza, pari a 5,6 milioni in calo del 45,4% rispetto a 10,2 milioni del 1Q 2022.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2023 cifra in 262,6 milioni, in aumento rispetto a 241,5 milioni di fine 2022, con un rapporto PFN/PN pari a 0,49 (0,46 al 31 dicembre 2022).

Gli investimenti, al lordo delle dismissioni, ammontano a 11,9 milioni in calo del 4% rispetto a 12,4 milioni del periodo di confronto.
Il Gruppo ritiene di mantenere anche per il 2023 risultati positivi seppur in flessione rispetto il 2022 che aveva beneficiato di proventi particolarmente impattanti come,
ad esempio, il riconoscimento delle cosiddette Partite Pregresse nel settore idrico.