Il Cda del Gruppo Hera ha approvato i risultati consolidati del primo trimestre 2023, da cui emergono:
- Ricavi a 5.628,9 milioni (+6,0% vs 1Q 2022)
- Margine operativo lordo (MOL) a 410,2 milioni (+9,4%)
- Utile netto di pertinenza degli Azionisti a 128,2 milioni (+0,7%)
- Indebitamento finanziario netto a 3.777,6 milioni in diminuzione dell’11% rispetto al valore di fine 2022, con debito netto/MOL a 2,84x
- Investimenti operativi, al lordo dei contributi in conto capitale, a 155,7 milioni (+20,5%)
Dal punto di vista operativo il trimestre si è caratterizzato per:
- Buon contributo alla crescita da parte dei principali business, con particolare riferimento ai settori energetici e all’area ambiente
- Ulteriore sviluppo di iniziative per la transizione ecologica e l’economia circolare, grazie a impianti all’avanguardia e servizi sempre più green
- Continua la crescita della base clienti energy, pari a quasi 3,6 milioni di unità
Orazio Iacono, Ad di Hera, ha dichiarato: “Come evidenziano i solidi risultati raggiunti in questa prima parte dell’anno, la positiva generazione di cassa operativa è stata in grado di coprire integralmente una significativa accelerazione degli investimenti sia organici che per linee esterne, che hanno riguardato prevalentemente il rafforzamento delle infrastrutture e degli impianti gestiti, a beneficio della qualità dei servizi forniti al territorio di riferimento nonché della resilienza delle nostre infrastrutture e impianti. Abbiamo inoltre rafforzato e ottimizzato la struttura del debito grazie alla recente emissione di un sustainability-linked bond del valore di 600 milioni di euro e la contemporanea sottoscrizione di una linea di credito revolving sostenibile da 450 milioni di euro. Due nuovi traguardi nella finanza sostenibile che ci porteranno a destinare più di 1 miliardo di finanziamenti a progetti a favore della transizione green, per traguardare gli obiettivi dell’Agenda 2030 con iniziative concrete e rispondere alle sfide della transizione sostenibile legata al tessuto sociale e industriale. Questa operazione, particolarmente apprezzata dal mercato, garantisce ulteriore flessibilità finanziaria”.
(segue approfondimento)