Tesmec ha chiuso i primi tre mesi del 2023 con ricavi a 57,5 milioni, in crescita del 2,9% rispetto al 1Q22, grazie alla performance positiva dei settori Trencher ed Energy cresciuti rispettivamente del 2,1% a 33,5 milioni e del 10% a 13,9 milioni. In calo del 3,3% a 10 milioni, invece, i ricavi del settore Ferroviario.
L’Ebitda scende del 14,7% a 7 milioni, con la relativa marginalità in calo dal 14,8% al 12,3%, principalmente per l’impatto sul settore Trencher di un diverso mix stagionale di vendita i cui margini sono risultati inferiori all’incremento dei costi di periodo derivante dall’effetto anno-pieno dal 2022 delle dinamiche inflattive e dello sviluppo dei costi commerciali e di business.
Anche il settore Ferroviario ha generato una contribuzione inferiore rispetto alla performance degli ultimi trimestri, in attesa del contributo a regime delle ultime commesse acquisite. Il settore Energy, infine, registra una migliore contribuzione grazie a un miglior mix di vendita.
L’Ebit cala del 51% a 1,4 milioni.
Il conto economico chiude il periodo con una perdita netta di 2,5 milioni, a fronte di un utile di 2 milioni del 1Q 2022.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si esprime in 139,5 milioni, in aumento rispetto a 128,4 milioni di fine 2022 (119,4 milioni il dato al 1Q22). La PFN al 31 marzo 2023 include anche diritti d’uso (IFRS16) per circa 22,3 milioni, principalmente legati all’immobile di Grassobbio e alla flotta Trencher utilizzata per i noleggi.
Il portafoglio ordini raggiunge i 401,3 milioni (406,2 mln al 31 dicembre 2022; 289,6 mln al 31 marzo 2022), di cui 213,8 milioni riferiti al settore Ferroviario, 84,1 milioni al settore Trencher e 103,4 milioni al settore Energy (di cui 80 mln relativi al segmento Energy-Automation e 23,4 mln al segmento Tesatura).
Per l’esercizio 2023, Tesmec conferma la guidance sui ricavi nella fascia alta del range del Piano Industriale 2021-2023, tra i 280 e i 290 milioni, con una marginalità prevista tra il 16% ed il 17%, in miglioramento rispetto all’esercizio precedente. Inoltre, l’Indebitamento Finanziario Netto è destinato a migliorare rispetto alla chiusura dell’esercizio 2022