Nel 1Q 2023 BFF Bank ha registrato ricavi netti rettificati per 111,8 mln (vs 92 milioni nel 1Q 2022), di cui 49,9 milioni provenienti dal dipartimento Factoring, Lending & Credit Management, 7 milioni dai Securities Services, 15,9 milioni da Payments e 39 milioni dal Corporate Center (di cui 19,8mln di plusvalenza dovuta alla vendita di 600 milioni del Portafoglio Titoli di Stato a tasso variabile).
I costi operativi totali rettificati, considerando anche deprezzamenti e ammortamenti, sono stati 39 milioni (vs 36,8 milioni nel 1Q 2022), e le rettifiche su crediti e gli accantonamenti per rischi e oneri rettificati sono stati pari a 0,4 milioni (vs. 1,4 milioni).
L’utile ante imposte rettificato è pari a 72,4 milioni (53,8 milioni nel 2022) e l’utile netto rettificato è pari a 52,7 milioni, +38,1% su base annua.
L’utile netto contabile del periodo è stato di 48,4 milioni (vs 31,3 milioni nel 1Q22).
Il costo del funding in Euro nel 1° trimestre 2023 è pari a –53bps sull’Euribor a 1 mese, contro –40bps sull’Euribor a 1 mese alla fine del 4° trimestre 2022.
Il Gruppo ha mantenuto un solido livello di liquidità, con un Liquidity Coverage Ratio (LCR) del 195,3% al 31 marzo 2023.
Passando alla qualità degli attivi, le Sofferenze (“non–performing loans”, “NPLs”) nette si
sono attestate a 6,8 milioni pari allo 0,1% dei crediti netti, con un Coverage ratio al 74%, stabile rispetto a dicembre 2022 e migliorato rispetto a marzo 2022, quando era al 68%
Il Net Stable Funding Ratio (NSFR) è pari a 152,6% e il Coefficiente di Leva Finanziaria, alla medesima data, è pari a 5,2%, più alto rispetto a fine dicembre 2022, quando era pari al 4,6%.
Il Gruppo mantiene anche una forte posizione patrimoniale, con un coefficiente Common Equity Tier 1 (“CET1”) del 17,0% rispetto al 9,0% di SREP.
Il Total Capital ratio (“TCR”) è pari al 22,6%, molto al di sopra del TCR target del 15,0%, e del 12,5% di SREP, con 205 milioni di capitale in eccesso rispetto al 15,0% di TCR target.
Entrambi i coefficienti escludono 52,7 milioni di dividendi già maturati che, se inclusi, porterebbero il CET1 e il TCR rispettivamente a 19,0% e 24,6%.