Italian Exhibition Group (IEG) ha registrato ricavi consolidati pari a 77 milioni, risultato record per il Gruppo sul primo trimestre, e con un aumento di 39 milioni rispetto al 31 marzo 2022.
L’effetto ‘Restart’, ovvero il recupero del fatturato relativo alla ripartenza post Covid con la programmazione di eventi cancellati, sospesi o tenuti in formato ridotto, è stato pari a 14,2 milioni (+37,3%), mentre il fatturato incrementale per la biennalità di alcune manifestazioni ha contribuito ai ricavi del primo trimestre 2023 per 0,3 milioni (+0,8%).
La dinamica del fatturato ha inoltre beneficiato del contributo positivo riconducibile alla variazione dell’area di consolidamento di circa 3,3 milioni (+8,4%), a seguito dell’inclusione della partecipata V Group, mentre le variazioni infrannuali del calendario che hanno portato all’anticipazione di alcuni eventi dal secondo e dal terzo trimestre dell’anno, hanno contribuito alla crescita dei ricavi per 5,4 milioni (+14,1%).
Su base organica la crescita è stata del 40,6%, trainata in particolare dai maggiori volumi e in parte da effetti prezzo.
Dalla ripartizione per linea di business si rileva che i ricavi degli Eventi Organizzati, che rappresentano il 69% del fatturato del Gruppo nel primo trimestre, sono stati pari a 52,8 milioni, in aumento di 26,9 milioni rispetto al primo trimestre 2022.
Gli Eventi Ospitati hanno registrato ricavi per 0,4 milioni, in crescita rispetto al primo trimestre 2022 mentre, con riferimento agli Eventi Congressuali che accolgono i risultati derivanti dalla gestione delle strutture del Palacongressi di Rimini e del Vicenza Convention Centre (VICC), si sono svolte nel periodo complessivamente nelle due sedi 25 Congressi che hanno consuntivato ricavi per 3,8 milioni, con una variazione incrementale di
2,3 milioni, grazie alla ripresa degli eventi congressuali in presenza, ancora limitati nel primo trimestre 2022.
I ricavi da Servizi Correlati ammontano a 19,3 milioni (10 milioni al 31 marzo 2022) mentre il business Editoria, Eventi Sportivi e Altre Attività con l’attività editoriale nei settori Turismo (TTG Italia, Turismo d’Italia e HotelMag) e Orafo (VO+ e Trendvision), gli eventi di natura sportiva e altri ricavi aventi natura residuale hanno sviluppato complessivamente ricavi per 0,7 milioni, in aumento di 0,1 milioni.
Proseguendo l’analisi del conto economico, l’EBITDA si è attestato a 24,7 milioni, in aumento di 17,7 milioni, con un margine del 32,1% rispetto al 18,4% rilevato nello stesso periodo del 2022.
Dinamica trainata sia dalla ripresa dei volumi post pandemia (effetto ‘Restart’), ma anche dalla crescita organica, mentre le variazioni di perimetro e le variazioni infrannuali di calendario sono sostanzialmente compensate dai maggiori costi di struttura.
L’EBIT è stato pari a 20,5 milioni, in miglioramento di 17,5 milioni, con una redditività percentuale del 26,6% rispetto al 7,9% dello stesso periodo 2022.
La gestione finanziaria ha evidenziato un saldo negativo di 0,9 milioni rispetto a positivi 0,3 milioni del primo trimestre 2022, variazione conseguente al differenziale negativo del fair value degli strumenti finanziari derivati.
Il periodo si è chiuso con un utile netto balzato a 14 milioni dal precedente 1,8 milioni.
Sul fronte patrimoniale, la posizione finanziaria netta ammonta a 91,3 milioni, in miglioramento di 4,1 milioni rispetto al 31 dicembre 2022, grazie alla generazione di cassa operativa per circa 6,7 milioni. La PFN Monetaria, con esclusione delle poste relative ai contratti di locazione contabilizzati secondo l’IFRS 16, le Put Option e gli Strumenti Finanziaria Derivati rilevati secondo quanto previsto dall’IFRS 9, è stata pari a 54,6
milioni.
“Lo scenario macroeconomico atteso nel 2023”, afferma la società, “continua a presentare elementi di incertezza. Il perdurare della pressione inflattiva, le conseguenti politiche monetarie restrittive, nonché le tensioni geo–politiche mondiali, determinano ancora incertezze che possono rallentare globalmente la crescita, sebbene i primi mesi dell’anno abbiano confermato la solidità della ripresa post pandemia, che ha consentito al Gruppo di superare, in alcune linee di business, i risultati del 2019″.
“In tale contesto il Gruppo è confidente, per il proseguo dell’esercizio 2023, di poter perseguire gli obiettivi di marginalità definiti nel piano industriale, migliorando i volumi di fatturato atteso e consolidando la capacità di generazione di cassa a sostegno degli investimenti”.