Nel 1Q 2023 il Gruppo Italmobiliare ha registrato ricavi pari a 138,5 milioni, in aumento su base annua del 6% soprattutto grazie alle performance di Caffè Borbone (+10,8 milioni) e SIDI (+7,7 milioni), anche se parzialmente compensate dalla riduzione dei ricavi in contribuzione di Italmobiliare (-12,2 milioni).
Si registra invece un peggioramento del margine operativo lordo , che passa a 7,6 milioni da 29,8 milioni (-22,2 milioni, -74%) e del risultato operativo che diventa negativo per 0,9 milioni vs un importo positivo di 17,1 milioni registrati nel primo trimestre 2022, quando Italmobiliare aveva beneficiato della distribuzione straordinaria di dividendi, in larga parte legati alla dismissione della partecipazione di Sirap e all’anticipata distribuzione dei dividendi di Capitelli e Italgen.
Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2023 ammonta a 1.622,1 milioni, in aumento di 12 milioni di rispetto al 31 dicembre 2022 per effetto principalmente della variazione positiva della riserva classificata al fair value del conto economico complessivo (FVTOCI) (9,4 milioni).
La posizione finanziaria netta consolidata, negativa per 9,1 milioni, risulta in miglioramento rispetto al 31 dicembre 2022 di 6,5 milioni, in relazione al flusso dei disinvestimenti (+12,1 milioni), del cash flow della gestione operativa (+21,6 milioni) e della variazione delle altre attività finanziarie (+3,4 milioni), anche se parzialmente compensati dall’acquisizione di partecipazioni e immobilizzazioni (-32,2 milioni).
Il Net Asset Value di Italmobiliare, escludendo le azioni proprie, risulta pari a 2.029,6 milioni (2.029,1 milioni al 31 dicembre 2022).
In particolare, la variazione trimestrale complessiva delle Portfolio Companies, pari a 5,9 milioni, è stata determinata dall’aumento di capitale di Casa della Salute.
La voce “Altre partecipazioni” ha registrato un incremento complessivo pari a 2,4 milioni, dovuto principalmente alla variazione positiva di fair value per 11,2 milioni e agli aumenti di capitale per 1,7 milioni, parzialmente compensati dalle vendite di partecipazioni quotate (-10,5 milioni).
Il decremento della voce “Attività finanziarie trading e liquidità”, pari a 5 milioni, è dovuto principalmente ai costi operativi (-7,3 milioni), a imposte (-1,2 milioni), all’investimento
in Fondi di Private Equity (-1,9 milioni) e all’aumento di capitale di Casa della Salute (-5,9
milioni), parzialmente bilanciati dalle performance positive delle attività di trading (+2,5 milioni) e dalle vendite di altre partecipazioni al netto di aumenti di capitale (+8,8 milioni).
Al 31 marzo 2023 il NAV per azione (escluse le azioni proprie) è pari a 48 euro, invariato rispetto al 31 dicembre 2022.