Nei primi tre mesi del 2023 Piovan ha registrato ricavi consolidati in crescita del 31,9% a 138,9 milioni rispetto al pari periodo 2022 (+29,1% a 135,9 milioni a cambi costanti).
Il totale ricavi e altri proventi si attesta in crescita del 30,7% a 141,1 milioni (+15,4% a parità di perimetro di consolidamento).
A livello di gestione operativa, l’Ebitda cresce del 21% a 15,6 milioni, con la relativa marginalità sui ricavi e altri proventi è in lieve deterioramento dal 12% all’11,1%.
L’inferiore crescita rispetto ai ricavi ha risentito di alcuni costi non ricorrenti sostenuti nel trimestre per le attività relative all’integrazione di IPEG e di alcuni costi aggiuntivi riconducibili ad una commessa del mercato del Food di una società controllata.
L’Ebitda adjusted, che esclude alcune componenti di natura non ricorrente o estranee alla gestione operativa, cresce del 17,9% a 15,8 milioni, con l’incidenza sul totale e altri ricavi all’11,2%.
Dando effetto retroattivo all’acquisizione del gruppo IPEG a partire dal 1° gennaio 2022, i ricavi al 1Q22 sarebbero stati pari a 118,9 milioni (+16,9% a/a), il totale ricavi e proventi 122,3 milioni (+15,4%), l’Ebitda 14 milioni (+11,6%) e l’Ebitda adjusted 14,5 milioni (+8,9% a/a).
L’Ebit sale del 28,7% a 12,3 milioni, dato riesposto per riflette gli ammortamenti relativi alle attività immateriali rilevate in sede di Purchase Price Allocation di 1,2 milioni. L’Ebit risente degli effetti della PPA di IPEG, che da sola ha portato al riconoscimento di ammortamenti di immobilizzazioni immateriali nel primo trimestre 2023 pari a 984mila euro.
L’utile netto cresce del 36% a 9,5 milioni, dopo aver beneficiato del provento derivante dalla vendita di Toba PNC che, deconsolidata a partire dalla data di finalizzazione della vendita, presentava un patrimonio netto negativo di 2,6 milioni.
Escludendo gli ammortamenti relativi alla PPA pari a 984mila euro, il relativo effetto fiscale di 220mila euro e il provento derivante dalla cessione di Toba, l’utile sarebbe stato pari a 9 milioni.
L’indebitamento finanziario netto è negativo per 98,5 milioni, in deterioramento rispetto agli 88,1 milioni al 31 dicembre 2022 ma in miglioramento rispetto ai 108,2 milioni al 31 marzo 2022.
Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, il Gruppo vede tra i propri obiettivi l’incremento del contributo alla circular economy attraverso lo sviluppo di prodotti e soluzioni dedicate alla filiera del riciclato, la crescita per acquisizioni e la volontà di incrementare le proprie quote di mercato nell’area Food & non plastic.
L’anno 2023 sarà dedicato all’implementazione della strategia di integrazione del gruppo IPEG, al fine di sfruttarne a pieno il potenziale strategico che apporterà il rafforzamento del Gruppo nelle soluzioni di automazione per la movimentazione di polimeri plastici e polveri alimentari a livello mondiale, il consolidamento in Nord America, l’incremento della presenza in Messico e Asia e la crescita del mercato indiano.
Il backlog di ordini al 31 marzo 2023 si mantiene sostanzialmente in linea con i dati dell’anno precedente, a fronte di un buon andamento della raccolta ordini nel corso dell’anno e nei primi mesi del 2023.