Il Ftse Italia Servizi Finanziari nella seduta di ieri ha riportato un -0,5% rispetto al -0,7% del corrispondente europeo e al -0,4% del Ftse Mib.
Le borse europee hanno chiuso in territorio negativo, mentre procedevano contrastati i principali listini di Wall Street, in seguito alla pubblicazione dei dati sull’inflazione. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 191 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,21%.
Tra le Large Cap Azimut Holding ha terminato le contrattazioni a +0,6%, Poste Italiane a +0,4%, Nexi a +0,2%, Banca Generali a -0,7%, Fineco Bank a -1,6% e Banca Mediolanum a -2,2%.
Nel mese di aprile Banca Mediolanum ha riportato volumi commerciali pari a 1,1 miliardi, di cui 837 milioni relativi alla raccolta netta totale e 253 milioni da ricondurre ai nuovi finanziamenti erogati.
Nel primo trimestre 2023 il margine da interesse del gruppo Mediolanum si attesta a 157,7 milioni (+119%), beneficiando fortemente del diverso contesto dei tassi di interesse rispetto all’inizio del 2022, considerato anche il peso della componente variabile nella composizione del portafoglio crediti e dei titoli detenuti dalla Tesoreria.
Poste Italiane, in esecuzione di quanto deliberato dall’Assemblea degli Azionisti dell’8 maggio scorso, intende avviare, a partire da oggi 10 maggio 2023, un programma di acquisto di azioni proprie in un arco di 18 mesi.
Tra le Mid, Italmobiliare (-0,2%) e illimity (-0,3%) hanno terminato le contrattazioni in testa al paniere mentre doValue (-2,7%) e Banca Ifis (-2,9%) si sono posizionate in fondo al medesimo.
Infine, tra le Small, Lventure Group (+2,1%) e Equita Group (+1,5%) sono state le migliori mentre Met.extra Group (-2,3%) ha sottoperformato il paniere.