Tim ha archiviato il primo trimestre 2023 con ricavi totali in crescita del 4,3% a 3,8 miliardi, mentre i ricavi da servizi salgono del 2,8% a 3,5 miliardi grazie al miglioramento del trend domestico e al contributo positivo del Brasile.
Nello specifico la Business Unit Domestic registra un calo dei ricavi dello 0,2% a 2,8 miliardi, mentre i ricavi da servizi flettono del 2,4% a 2,6 miliardi, performance sulla quale ha pesato l’eliminazione dei contributi di attivazione per la maggior parte delle offerte di linea fissa. Tim Brasil cresce del 19,3% sia dei ricavi totali sia dei ricavi da servizi che ammontano a 1,0 miliardo.
Migliora l’Ebitda del 3,8% a 1,5 miliardi, confermando il trend di miglioramento dei trimestri precedenti, grazie sia alla progressiva stabilizzazione della Business Unit Domestic, sia al contributo sempre fortemente positivo di TIM Brasil (0,5 miliardi, +21,8% YoY).
L’EBITDA After Lease di Gruppo si è attestato a 1,2 miliardi (+0,5% YoY), di cui 0,9 miliardi dalla Business Unit Domestic (–3,5% YoY, in forte miglioramento rispetto ai trimestri precedenti) e 0,3 miliardi da TIM Brasil (+13,8% YoY).
L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2023 è pari a 25,8 miliardi, in aumento di 0,5 miliardi rispetto al 31 dicembre 2022. L’indebitamento finanziario netto after lease si attesta a 20,5 miliardi, in aumento di 0,4 miliardi rispetto al 31 dicembre 2022.
L’Equity free cash flow after lease è negativo per 0,4 miliardi, principalmente per l’assorbimento del capitale circolante (negativo per circa 0,1 miliardi l’Equity free cash flow).