Bialetti ha chiuso i primi tre mesi 2023 con ricavi, a perimetro omogeneo, a 36,3 milioni in crescita del 3,6% rispetto al pari periodo 2022 (35 milioni). A perimetro totale (che comprende il fatturato di Cem Bialetti pari a 2,4 milioni nel 1Q22), tuttavia, i ricavi netti al 1Q22 ammontavano a 37,4 milioni.
Nello specifico, il trend del fatturato consolidato è dovuto principalmente alle migliori performance realizzate dal Gruppo nelle vendite correlate al Mondo Caffè, in particolare nel canale tradizionale del territorio europeo (+3,9%). Si segnala che tale trend sconta la riduzione di fatturato registrata nell’area APAC determinata da un rallentamento dei consumi ed in particolare nel canale eCommerce.
L’Ebitda consolidato normalizzato cala dai 5,9 milioni del 1Q22 a 5 milioni, principalmente a causa dell’incremento dei costi delle materie prime, dell’energia, e dei trasporti a causa del conflitto russo-ucraino, della contrazione globale dei consumi, dei maggiori investimenti in pubblicità e a causa del venir meno del business del pentolame a marchio CEM in seguito all’asset deal siglato nel mese di dicembre 2022, hanno influenzato negativamente il risultato del periodo.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è pari a 112,4 milioni, in peggioramento dai 106,6 milioni al 31 dicembre 2022. La PFN normalizzata, rilevante ai fini
del rispetto dei covenants, è negativa per 84,7 milioni rispetto ai -86,3 milioni al 31 marzo 2022. L’incremento è correlato principalmente a maggiori investimenti in capitale circolante dovuti alla stagionalità del business.