Mercati – Avvio in denaro per gli eurolistini con Milano +0,5%

Avvio in rialzo per le borse europee, con l’attenzione degli investitori puntata sulle banche centrali, l’agenda macroeconomica e le relazioni diplomatiche tra Washington e Pechino.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,5% a 27.232 punti, bene come il Cac 40 di Parigi (+0,6%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,4%) e il Ftse 100 di Londra (+0,3%).

Sul fronte macro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione aumentate oltre le attese a 264mila unità e l’indice dei prezzi alla produzione (PPI) risultato inferiore al consensus a +0,2% m/m e +2,3% a/a alimentano ulteriormente le scommesse che la Federal Reserve potrebbe frenare l’incremento dei tassi di interesse già da quest’anno.

In tema di banche centrali, intanto, ieri, la Bank of England ha alzato il tasso di riferimento al livello più alto dal 2008 e affermato che potrebbero essere necessari ulteriori aumenti se le pressioni inflazionistiche persisteranno.

Sul fronte geopolitico, il sentiment beneficia dell’incontro tra il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, con il massimo diplomatico cinese Wang Yi per allentare le crescenti tensioni tra le nazioni.

Al contempo, però, pesano i rumour sul rinvio del dibattito sul tetto del debito tra il presidente Joe Biden e il leader della Camera Kevin McCarthy che era fissato per oggi.

Sul forex, l’euro/dollaro risale in area 1,093 e il dollaro/yen raggiunge quota 134,8. Tra le materie prime, il petrolio viaggia in flessione con il Brent (-0,5%) a 74,6 dollari e il Wti (-0,5%) a 70,5 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte in area 189 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,15%.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Recordati (+2,3%), CNH Industrial (+1,9%) Banca Generali (+1,6%) e Bper (+1,3%), mentre arretra in particolare Prysmian (-0,7%). Poco possa ERG (-0,2%) dopo la trimestrale.