Oil & Gas (-1,4%) – Deboli le Big mentre tra le Mid si salva Saras (+0,1%)

Nella seduta di ieri il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha riportato un -1,4% rispetto al -1,3% del corrispondente indice europeo e al -0,6% del Ftse Mib.

Le borse europee hanno chiuso contrastate, simili all’andamento dei principali listini americani, in scia ad una fitta pubblicazione di dati macro. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 189 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,109%.

Tra le Large Cap Tenaris ha terminato le contrattazioni a -1,1%, Eni a -1,8% e Saipem a -3,9%.

L’Assemblea degli Azionisti di Eni ha approvato il Bilancio d’Esercizio 2022 chiuso con un utile di 5.403.018.837,87 euro che verrà destinato interamente a riserva disponibile.

Eni ha informato che, a seguito dell’autorizzazione dell’Assemblea degli Azionisti del 10 maggio 2023, nei prossimi giorni sarà avviata la prima tranche del programma di acquisto di azioni proprie.

Il Coda di Eni ha confermato Amministratore Delegato e Direttore Generale Claudio Descalzi.

Tra le Mid Cap Saras ha segnato un +0,1% e Maire Tecnimont un -2,0%.

Il Cda di Saras ha approvato le linee guida strategiche del Gruppo di medio e lungo termine, oggetto di un piano poliennale che verrà presentato nei prossimi mesi, il cui scopo è quello di evolvere e sviluppare il modello di business del Gruppo da pure refiner a sustainable energy player, garantendo agli stakeholder una crescita sostenibile e remunerativa.

Infine, tra le Small, Gas Plus ha registrato un +1,0% e D’Amico un -1,5%.

D’Amico ha chiuso il primo trimestre 2023 con ricavi netti totali pari a 107,5 milioni di dollari, più che raddoppiati rispetto a 44,0 milioni del pari periodo 2022. In particolare, i ricavi base time charter (TCE) si sono attestati a 106,3 milioni da 42,8 milioni del 1Q 2022.