RCS – Ricavi in calo a 179,1 mln (-2,5%) e perdita netta in aumento a 1,8 mln nel 1Q 2023

Nel primo trimestre 2023, i ricavi del gruppo RCS si attestano a 179,1 milioni, in diminuzione del 2,5% rispetto al primo trimestre 2022.

Una dinamica riconducibile principalmente a una riduzione dei ricavi editoriali e
diffusionali (-8,5% a 83 milioni), in particolare di quelli da opere collaterali (-4,4 milioni). Bene invece i ricavi pubblicitari, che sono aumentati del 2,1% a 64,1 milioni. Gli altri ricavi, che rappresentano il 18% circa delle entrate totali e che accolgono i ricavi per l’organizzazione di eventi e manifestazioni, per attività di vendita di liste clienti e di cofanetti, nonché per le attività di distribuzione, si sono incrementati del 6,3% a 32 milioni.

I costi operativi sono diminuiti del 4,6% a 104,3 milioni, mentre i costi del lavoro hanno subito un aumento del 3,3% a 62,9 milioni.

L’Ebitda diminuisce del 13,8% a 10,6 milioni, includendo accantonamenti per rischi per 0,1 milioni e svalutazioni di crediti commerciali per 1,2 milioni (> +100%). Gli oneri e proventi non ricorrenti netti sono negativi per 0,4 milioni (medesimo valore
nei primi tre mesi del 2022).

L’andamento del primo trimestre 2023 risente ancora dell’incremento dei prezzi delle materie prime, in particolare del costo della carta. Si ricorda che RCS presenta un andamento stagionale delle attività che penalizza normalmente i risultati del primo e terzo trimestre dell’anno.

L’Ebit è negativo per 2,6 milioni (in pareggio nel pari periodo del 2022), scontando
maggiori ammortamenti riconducibili agli investimenti nello sviluppo di attività digitali.

Il risultato netto di Gruppo evidenzia una perdita di 1,8 milioni, (-0,7 milioni del primo trimestre 2022).

Al 31 marzo 2023 la posizione finanziaria netta è negativa per 28,5 milioni, in miglioramento di 3,1 milioni rispetto al 31 dicembre 2022 principalmente grazie all’apporto positivo della gestione tipica, compensato parzialmente dagli esborsi per investimenti e, in minor misura, per gli oneri non ricorrenti del periodo.

L’indebitamento finanziario netto complessivo, che comprende anche debiti finanziari per
leasing ex IFRS 16 (principalmente locazioni di immobili), per complessivi 137,8 milioni al 31 marzo 2023, ammonta a 166,3 milioni, in calo di 8,1 milioni rispetto a fine dicembre
2022 (174,4 milioni).

La società riferisce che in considerazione delle azioni già messe in atto e di quelle previste, in assenza di un peggioramento delle conseguenze riconducibili alla prosecuzione del conflitto in Ucraina e/o della dinamica dei costi, il Gruppo ritiene che sia possibile confermare l’obiettivo di conseguire nel 2023 margini (EBITDA) fortemente positivi, in crescita rispetto a quelli realizzati nel 2022 e di proseguire con un’ulteriore generazione di cassa dalla gestione operativa.

L’evoluzione del conflitto in corso e della situazione generale dell’economia e dei settori di
riferimento potrebbe tuttavia condizionare il pieno raggiungimento di questi obiettivi.