Nel primo trimestre 2023 il Gruppo Snam registra ricavi totali, al netto degli energy costs, per 912 milioni, sono aumentati del 12,9% rispetto al 1Q 2022, grazie dal balzo dei ricavi dei business della transizione energetica, raddoppiati a 248 milioni, principalmente per lo sviluppo dell’efficienza energetica, in particolare in ambito residenziale.
Con riferimento al business delle infrastrutture gas, si è registrata una crescita dei ricavi regolati (+20 milioni a 651 milioni; +3,2%) e una riduzione dei ricavi non regolati (-40 milioni), a fronte degli effetti positivi one-off di cui aveva beneficiato il 1Q 2022.
L’EBITDA adjusted si è attestato a 597 milioni, in aumento del 1,5%. La crescita dei business della transizione energetica (+15 milioni), legata sostanzialmente al positivo contributo dell’efficienza energetica, è stata parzialmente assorbita dalla riduzione registrata dal business delle infrastrutture gas (-6 milioni). All’interno di questo, la positiva performance dei ricavi regolati legati alla RAB ed ai servizi di flessibilità è stata controbilanciata dall’assenza di positivi effetti one-off del primo trimestre 2022.
L’EBIT adjusted è stato pari a 372 milioni, in calo del 1,1%, a valle dei maggiori ammortamenti (+6,1% a 225 milioni), per effetto principalmente dell’entrata in esercizio di nuovi asset.
L’utile netto adjusted di Gruppo è stato di 301 milioni, in calo del 7,4%, per effetto
principalmente della riduzione dell’utile operativo e dell’aumento degli oneri finanziari netti.
Gli investimenti totali ammontano a 313 milioni, in crescita del 4,7%. Di questi, 308 milioni fanno riferimento agli investimenti tecnici (+85 milioni vs 1Q 2022; +38,1%) e sono relativi principalmente al settore trasporto (213 milioni), stoccaggio (41 milioni) e rigassificazione (39 milioni), mentre gli investimenti dei business legati alla transizione energetica sono risultati pari a 12 milioni.
L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2023, inclusi il flusso di cassa del capitale proprio (-376 milioni), derivante dal pagamento agli azionisti del dividendo 2022 e le variazioni non monetarie (-14 milioni), ha registrato un aumento di 949 milioni rispetto al 31 dicembre 2022, attestandosi a 12.872 milioni.
Infine, il management conferma gli obiettivi finanziari per il 2023:
- investimenti di 2,1 miliardi (di cui 1,9 miliardi in ambito infrastruttura gas e 0,2 miliardi per la transizione energetica), in crescita del 9% rispetto al 2022
- RAB tariffaria pari a circa 22,4 miliardi, in crescita del 5% rispetto al 2022
- livello di Utile Netto adjusted pari a circa 1,1 miliardi
- livello di debito netto tra i 15,0 e i 15,5 miliardi.