Interpump ha archiviato il primo trimestre 2023 riportando vendite nette in crescita del 21,2% a 592,3 milioni rispetto al pari periodo 2022 (+19,4% a parità di perimetro e +18,7% su base organica). Nel dettaglio, la divisione Olio è cresciuta del 22,4% a 446,5 milioni (+20% a parità di perimetro e +19,5% su base organica), mentre la divisione Acqua aumenta del 17,8% (+16,1% su base organica) a 145,9 milioni.
Si rammenta che rispetto al 1Q22 il cambio di perimetro si riferisce alle società Draintech ed Eurofluid, consolidate rispettivamente da giugno e novembre 2022, e Indoshell Automotive System India consolidata dal 31 marzo 2023 con impatti solo da un punto di vista patrimoniale.
L’Ebitda cresce del 31% a 149,6 milioni (+28,9% a parità di perimetro), con l’incidenza sui ricavi che migliora passando dal 23,4% al 25,3% (25,2% a parità di perimetro).
L’Ebit aumenta del 34,5% a 124,6 milioni, con un’incidenza sulle vendite pari al 21% (dal 19% del 1Q22).
L’utile netto consolidato sale del 30,2% a 86 milioni, mentre l’utile per azione base passa da 0,616 euro a 0,796 euro nel 1Q23.
Dal lato patrimoniale, il free cash flow è più che raddoppia passando a 14,1 milioni da 5,8 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente.
Al 31 marzo 2023 la posizione finanziaria netta è pari ai 533,9 milioni in calo rispetto a 541,8 milioni di fine dicembre 2022.
Nello specifico, le attività di sviluppo hanno rappresentato la voce principale alla quale sono state dedicate le risorse del Gruppo nel periodo di riferimento, con 47,4 milioni complessivi di cui 40,1 milioni per investimenti e 7,3 milioni per acquisto di partecipazioni. Al 31 marzo il Gruppo aveva impegni per acquisizione di partecipazioni in società controllate valutati complessivamente 65,0 milioni rispetto ai 62,8 milioni al 31 dicembre 2022.
In relazione al piano ESG, Interpump ha realizzato alcune delle azioni previste per l’esercizio in corso. In particolare, la revisione del Codice Etico e l’istituzione del Comitato di Sostenibilità nel Cda.