Mercati – Borse europee positive a metà seduta, Milano +0,1%

Prosegue perlopiù positiva la seduta delle borse europee, mentre i futures di Wall Street scambiano positivi con il sentiment che resta diviso tra i progressi nei colloqui sul debito statunitense e una persistente pressione inflazionistica.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,1% a 27.366 punti, bene anche il Cac 40 di Parigi (+0,4%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,2%), mentre l’Ibex 35 di Madrid perde terreno (-0,3%).

Nella serata di venerdì, Fitch ha mantenuto sull’Italia il rating ‘BBB’ con un outlook stabile mentre nel fine settimana l’attenzione si sposterà sul giudizio di Moody’s dal quale gli analisti non si aspettano tuttavia un esito negativo.

Focus anche sull’incontro di martedì tra il Presidente Joe Biden e i leader del Congresso per confrontarsi su un innalzamento del tetto del debito al fine di scongiurare il default.

I progressi nei colloqui non hanno eliminato il rischio di mancato raggiungimento di un compromesso, con il segretario al Tesoro Janet Yellen che ha affermato che il dipartimento potrebbe rimanere senza risorse già dal 1° giugno o nelle settimane successive.

Ad appesantire il sentiment degli operatori ci sono le dichiarazioni hawkish del Presidente della Fed di Chicago, Austan Goolsbee, il quale ha affermato che la crescita dei prezzi è ancora troppo alta e che l’istituto di Washington sta cercando di bilanciare il proprio obiettivo di rallentamento dell’inflazione evitando di portare il sistema economico in recessione.

Restando sul fronte statunitense, gli investitori attendono la pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio statunitensi per aprile che potrebbero offrire informazioni sulla fiducia dei consumatori mentre l’inflazione si raffredda. Si rammenta che il dato sull’indice della fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan, diffuso venerdì scorso, si è attestato in calo a 57,7 punti rispetto al dato di aprile (63,5 punti) e al di sotto del consensus (63 punti).

Nel frattempo, nel Vecchio Continente la Commissione Europea ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita del 2023 e 2024.

Le stime di primavera indicano ora per l’economia europea una crescita dell’1% nel 2023 (+0,8% nelle previsioni invernali) e dell’1,7% nel 2024 (+1,6% in inverno). Revisione della stessa entità per l’Area Euro, con una crescita del PIL ora prevista rispettivamente all’1,1% nel 2023 e all’1,6% nel 2024.

Sulla scia delle persistenti pressioni sui prezzi, anche l’inflazione è stata rivista al rialzo rispetto all’inverno, e viene indicata al 5,8% nel 2023 ed al 2,8% nel 2024 nell’area dell’euro.

Sul fronte macro, in Eurozona l’Eurostat ha riportato un indice destagionalizzato della produzione industriale di marzo in calo del 4,1% su base mensile, oltre il -2,8% del consensus e dopo il +1,5% di febbraio, mentre su base annua il dato, corretto per l’effetto calendario, ha segnato un calo dell’1,4% (consensus +0,1% e +2% nel mese precedente).

Sul forex, l’euro/dollaro risale a quota 1,087 e il dollaro/yen a 136,3. Tra le materie prime, il petrolio guadagna terreno dopo quattro giorni consecutivi di perdita con il Brent (+0,3%) a 74,4 dollari e il Wti (+0,4%) che torna sopra quota 70 a 70,3 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta in area 187 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,17%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue positiva la seduta di Recordati (+3,7%), Hera (+1,7%) ed Erg (+1,6%), mentre arretrano Pirelli e Telecom entrambi in calo dell’1,4%, e CNH dell’1,3%.