Partenza contrastata a Wall Street, in attesa di sviluppi riguardanti il tetto del debito. Nel dettaglio, il Nasdaq guadagna lo 0,2%, lo S&P500 oscilla intorno alla parità, il Dow Jones cede lo 0,2%.
Il focus principale resta il debt ceiling e il rischio di default in cui il governo americano potrebbe incorrere qualora il limite al debito non fosse innalzato. È previsto per domani un nuovo incontro fra il Presidente Biden, lo Speaker della Camera Kevin McCarthy e altri leader del congresso al fine di risolvere l’impasse, con le parti che sembrano più vicine in seguito ai negoziati andati avanti nel week-end fra i rispettivi team.
Fronte tassi d’interesse, pesano sull’ottimismo degli operatori le dichiarazioni hawkish di alcuni membri della Fed, tra i quali il presidente dell’istituto di Chicago, Austan Goolsbee, secondo cui l’inflazione sarebbe ancora troppo alta, e Michelle Bowman, membro del Board of Governors della Fed, la quale ha affermato che ulteriori rialzi ai tassi potrebbe essere necessari qualora non si allentassero le pressioni sui prezzi.
Dal lato macro, la Federal Reserve di New York ha reso noto che l’indice Empire State Manufacturing, che misura l’andamento dell’attività manifatturiera dello stato di New York, è crollato a -31,8 punti a maggio, in netto peggioramento rispetto al valore positivo di 10,8 punti di aprile e decisamente al di sotto delle aspettative (-4 punti).
È attesa invece per domani la pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio per aprile, dati che potrebbero fornire maggiori indicazioni sull’effettivo rallentamento dell’economia americana.
Intanto sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,088, mentre il dollaro/yen sale a 136,0. Tra le materie prime, in aumento le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,7%) a 74,7 dollari e il Wti (+0,6%) a 70,5 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento sul Treasury a 2 anni scende leggermente al 3,996%, mentre il rendimento sul decennale sale lievemente al 3,494%.
