Mercati Usa – Prosegue la fase laterale

Wall Street termina l’ottava con una seduta in difesa con gli indici che evitano ulteriori correzioni e recuperano metà delle perdite nel finale, mantenendo inalterato il trend rialzista.

Il leit-motiv di queste ultime settimane conferma la forza relativa del listino tecnologico ed in particolare di quattro capisaldi quali Apple, Google, Microsoft e Amazon in grado di sostenere sia l’indice tecnologico che di tenere a galla anche tutti gli altri listini, i quali, al contrario, mostrano segnali di crescente debolezza.

Restano infatti ancora presenti le incertezze sulla solidità del sistema bancario domestico, il quale continua a perdere miliardi di dollari di depositi ogni mese a favore dei più remunerativi titoli di stato, ed i timori per la scadenza del tetto al debito pubblico di fine mese che vede ancora in discussione i due partiti del congresso, chiamati ad alzarlo per l’ennesima volta per evitare un disastroso default.

Il bilancio finale di venerdì scorso registra un Dow Jones invariato, S&P500 e Russell in calo dello 0,2% ed il Nasdaq dello 0,3%.

Tra i titoli tecnologici principali, Tesla cede il 2,3%, Amazon e AMD l’1,9%.

VIX poco mosso (+0,5%) a 17,05 punti.

Sul mercato obbligazionario i rendimenti tornano a salire con il Tbond che guadagna sei punti base al 3,46%.

Tra le materie prime, il petrolio cede un altro punto percentuale terminando poco al di sopra dei 70 dollari al barile. Si arresta invece la discesa del rame che chiude invariato.

Seduta ancora difficile per i principali metalli preziosi. L’unico ad uscirne indenne è ancora l’oro che cede solo lo 0,2%. Continua invece la discesa dell’argento (-1,2%), mentre platino e palladio cedono rispettivamente il quattro ed il tre per cento.

Sul mercato valutario il dollaro guadagna oltre mezza figura nei confronti dell’euro risalendo a 1,085. In calo invece il rublo che scivola fino a 78 rispetto al biglietto verde. Debole anche la lira turca a 19,57, nuovo.