Enav – Ad aprile traffico aereo in Italia +5,8% rispetto al 2019, +4,7% da inizio anno

Dalla lettura dei dati di Eurocontrol, organizzazione continentale per la sicurezza del traffico aereo, emerge anzitutto che ad aprile 2023 le rotte di sorvolo dello spazio aereo italiano (con o senza scalo) risultano superiori del 12,6% rispetto ad aprile 2022.

Analogamente, il traffico di rotta in Europa registra un incremento di oltre il 13% rispetto ai valori dello stesso mese del 2022.

I dati di aprile mostrano valori superiori anche nel confronto con le stime della stessa organizzazione continentale, sia in Italia (+1,6%) sia in Europa (+1,0%).

Nel complesso, i dati continuano a indicare una progressiva normalizzazione del traffico rispetto ai livelli pre-pandemia, con le rotte di sorvolo dello spazio aereo italiano che registrano un aumento del 5,8% sullo stesso mese del 2019, in linea con il dato di marzo, a fronte di un gap del 2,1% del corrispondente dato europeo (-4,4% registrato a marzo).

Il dato italiano risulta particolarmente positivo anche analizzando l’aggregato da inizio 2023, con il traffico di rotta superiore di ben il 22,0% il dato gennaio-aprile 2022 e comunque maggiore rispetto alle previsioni di Eurocontrol (+0,6%). Numeri che si confermano confortanti anche nel confronto con il corrispondente periodo 2019, stante l’incremento del 4,7% (+4,2% il confronto tra il periodo gennaio-marzo 2023 e i corrispondenti tre mesi del 2019), a fronte di un gap del 4,2% del dato europeo (-4,9% registrato a marzo).

Si segnala infine che per ENAV le tariffe si basano su due parametri previsionali, i costi e il traffico. Il traffico di rotta è calcolato in termini di unità di servizio, una misura convenzionale ponderata che tiene conto del peso dell’aeromobile al decollo e della distanza percorsa dall’aeromobile.

Grazie a uno schema normativo che ripartisce il rischio tra Enav e le aviolinee, l’esposizione di Enav al rischio traffico viene ridotta al minimo. Gli eventuali scostamenti rispetto alle previsioni di traffico vengono infatti bilanciati alla fine di ogni anno attraverso meccanismi di aggiustamento, il cosiddetto “balances”, sulle tariffe degli anni successivi.