Nella seduta di ieri il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha riportato un -0,5% rispetto al +0,1% del corrispondente europeo e al -0,4% del Ftse Mib.
Le borse europee hanno chiuso contrastate in linea con l’andamento dei principali listini USA, ove il focus principale resta il debt ceiling e il rischio di default in cui il governo americano potrebbe incorrere qualora il limite al debito non fosse innalzato. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 187 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,181%.
Tra le Large Cap Cnh Industrial ha terminato le contrattazioni a -1,4% e Interpump Group a -1,7%.
Interpump ha archiviato il primo trimestre 2023 riportando vendite nette in crescita del 21,2% a 592,3 milioni rispetto al pari periodo 2022 (+19,4% a parità di perimetro e +18,7% su base organica).
Tra le Mid Cap le migliori sono state Ariston Holding (+3,5%) e Eurogroup Laminations (+1,4%) mentre le peggiori si sono rivelate Zignago Vetro (-5,1%) e LU-VE (-6,0%).
Nei primi tre mesi del 2023 il Gruppo El.En. (+0,4%) ha registrato un fatturato consolidato di 161,4 milioni, in crescita del 12% circa rispetto ai 144,4 milioni del 31 marzo 2022.
Infine, tra le Small, Fidia (+5,2%) e Cembre (+4,7%) hanno chiuso in cima al paniere mentre Openjobmetis (-3,7%) si è posizionata in fondo al medesimo.
Nel primo trimestre del 2023 Cembre ha generato ricavi delle vendite consolidati per 57,8 milioni, in crescita del 18,8% rispetto al 1Q 2022.
Nel corso del primo trimestre 2023, Indel B (+1,3%) ha riportato ricavi delle vendite per 55,8 milioni, in crescita del 7,7% rispetto al pari periodo 2022.
Openjobmetis (-3,7%) ha archiviato il primo trimestre 2023 con ricavi a 183 milioni, stabili rispetto al pari periodo del 2022.